E si, è stato proprio terribile uno scacco matto. Senza attenuanti. Per incapacità, pavidità e per ignoranza politica. Dopo decenni, l’Italia è riuscita, con una politica estera assolutamente inconcludente portata avanti da politici improvvisati, incapaci e pericolosi, a farsi buttare fuori in malo modo dalla Libia.
Lo stato italiano ha subito e metabolizzato per pavidità, l’onta ricevuta dai libici che hanno impedito ai militari italiani di sbarcare dall’areo e imposto loro il rientro in Italia.
Ha subito supinamente il diktat turco di spostare l’ospedale da campo in area meno ingombrante per i turchi che hanno stabilito la loro base a Misurata.
Il governo, il Ministro degli Esteri, il Ministro della Difesa, ma soprattuttoil Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Enzo Veciarelli
hanno subito passivamente le gravi plateali offese verso i nostri militari e lo stato italiano.
Il capo di Stato Maggiore della Difesa avrebbe dovuto pretendere dal governo una immediata presa di posizione a difesa del proprio personale. Subire un’onta del genere a livello internazionale significa perdere la faccia. E non sono i militari che sono stati cacciati indietro a averla persa.
Ora, il porto di Misurata è definitivamente sotto il controllo turco e avrà anche una base aerea a Al-Watiya, nel bel mezzo della tripolitania.
Insomma, mentre il governo italiano cincischia in chiacchiere inconcludenti, il boss turco con l’amico Sarraj a cui l’Italia ha concesso, senza fiatare, tutto ciò che ha richiesto, ci schiaffeggiano e deridono con azioni eclatanti.
Il progetto franco-tedesco ispirato da Turchia e Qatar che sarà l’asse portante per la ricostituzione delle forze armate libiche, è concluso.
La sconfitta politico/diplomatica e militare, per certi versi vergognosa subita dall’Italia, non è la sola. Sta perdendo anche la Francia che ha il suo bel da fare a non farsi fregare dal tandem mediorientale, e la stessa Germania è stata quietata e si è piegata ai voleri dei turchi e dei qatarioti che con i Fratelli Musulmani sono i veri vincitori militari e politici in Libia.
Rimane un dubbio: l’Egitto che ha alle spalle la Russia di Putin. La stabilità del paese può essere messa a rischio dalla ingombrante presenza di turchi, qatarioti e soprattutto dei Fratelli Musulmani. Gli USA per il momento sono attendisti. Ma quanto potrà durare la pazienza del governo egiziano?
In questo quadro politico militare quanto potrà durare l’ENI ?
Il pericolo che l’Italia possa perdere il controllo e conseguentemente l’approvvigionamento di gas e petrolio è serio e il governo, con un ministro degli esteri che è convinto che la Russia sia un paese mediterraneo https://www.youtube.com/watch?v=0z45Twk9UGA, non sembra avere quelle necessarie capacità politiche per mettere in campo strategie di politica internazionale.
Michele Santoro