Conte consegna solo 5 verbali sul totale di 49 e tutti zitti, dall’altra parte, il Ministero della Sanità NON risponde circa la pericolosità sull’uso della mascherina.
Ormai è certo. Il governo ha fatto finta pubblicare i verbali del Comitato Tecnico Scientifico desegretando solo 5 verbali su 49 e nessuno, incredibilmente, sembra sollevare obiezioni o indignarsi. Infatti ha rilasciato solo i verbali n.12 del 28.2.2020, il n.14 dell’1.3.2020, il n.21 del 7.3.2020, il n.39 del 30.3.2020 e il n.49 del 9.4.2020. Perché nessuno ha sollevato obiezioni? Mancano i verbali dall’ 1 al 11, il 13 e il 14, dal 15 al 20, dal 22 al 38 e dal 40 al 48. Praticamente tutta la storia dall’inizio della dichiarazione di emergenza.
Neanche la Fondazione Einaudi che ha portato al TAR la questione sembra aver obiettato. Anche se fa sapere che starebbe lavorando per ottenere gli “ultimi” verbali. Non si comprende perché solo gli ultimi e non “tutti” e perchè mai non ha immediatamente sollevato obiezioni per il comportamento omissivo del governo.
Eccetto pochi ed emarginati esponenti politici e ricercatori additati come negazionisti, politica e media appaiono completamente silenti. Sembra siano tutti parte di un teatrino. Ognuno ha la sua parte. Ma è un gioco pericoloso. Come qualche esponente politico spesso ripete, alla fine, caduto il baluardo dei M5S i cui eletti si sono ormai completamente integrati nel sistema di potere che volevano eliminare, sarà probabilmente il popolo con i forconi a sollevarsi. La pazienza ha un limite e difficilmente gli italiani possono continuare a subire senza ribellarsi.
Partiamo dai numeri del contagio. Non viene colpevolmente specificato quanti contagiati o pseudo tali sono “asintomatici”, quanti provenienti dall’estero, quanti turisti o italiani di rientro e quanti sono i clandestini.
Mettendo tutto nel calderone, è facile per il governo, per i presidenti di regioni e anche sindaci, ergersi a sceriffi della salute e minacciare giorno dopo giorno chiusure e nuovi divieti.
Minacciare continuamente di chiudere attività commerciali e sociali, appare sempre più chiaro che siamo in presenza di una vera e propria operazione del terrore.
La verità sul virus farebbe emergere le falsità o le mezze verità che quotidiane vengono propinate agli italiani.
E i dubbi aumentano, quando agli enti preposti alla salute pubblica si fanno delle domande e questi non rispondo.
Dopo che l’Istituto Superiore di Sanità ci ha risposto in modo non puntuale alle nostre osservazioni, Il 9 Luglio abbiamo inviato alla Direzione Generale degli organi collegiali per la tutela della salute a alla Direzione generale della prevenzione sanitaria, del Ministero della Sanità, una PEC con una precisa richiesta: “chiediamo al Ministero della Sanità di voler formalmente chiarire se, come affermano taluni eminenti esperti in materia, l’uso della l’uso prolungato della mascherina è pericoloso specie se usata per un tempo prolungato, perché potrebbe provocare IPERCAPNIA e conseguente ACIDOSI nel sangue.
Poiché i rischi circa le patologie che l’acidosi può comportare, quali allergie ed intolleranze alimentari, ipercolesterolimia, diabete, sovrappeso, problemi digestivi, calcoli sia renali che biliari; asma, bronchiti, mal di testa, vertigini, infertilità, osteoporosi e problemi di demineralizzazione, artriti, cistiti, disturbi mestruali, dermatiti e tumori, stanchezza, confusione mentale, disturbi umorali, sono gravi, un chiarimento da parte del Ministero della Sanità è più che mai necessario e dovuto”.
Ebbene, le Direzioni in questione non hanno dato alcuna risposta. Probabilmente si ha il timore di mettere nero su bianco una risposta perché in questa situazione di generale disinformazione alla fine dei giochi si potrebbe essere chiamati a rispondere personalmente di ogni dichiarazione e/o precisazione sanitaria.
M. Santoro