Assordante il silenzio del Presidente Musumeci sullo scandalo.
Sembra impossibile, eppure sta succedendo. E’ da qualche giorno che seguiamo con attenzione i dati epidemiologici COVID19 pubblicati giornalmente dalla Regione Siciliana.
Ci sembrava che i numeri non fossero esatti e quindi abbiamo cercato di reperire i dati delle ASP e confrontarli con quelli della Regione.
Ebbene, senza andare indietro nel tempo, salta subito agli occhi che i dati regionale sembrano assolutamente errati e sopravvalutati.
Non è facile reperire i dati dai siti delle ASP , solo sul sito delle aziende di Siracusa e a Agrigento, siamo riusciti ad estrapolare i dati dell’ASP, mentre quelli di Trapani li riceviamo giornalmente dall’Ufficio Stampa dell’ente.
Dal Confronto si nota subito che Agrigento e Trapani riportano per lo stesso giorno dei dati molto diversi da quelli ufficialmente diramati dalla Regione Siciliana.
Infatti come si può dai dati dai regionali del 17 Giugno (tab 1) , sono riportati 32 casi di positività in provincia di Agrigento e 15 casi nel trapanese.
I casi di positività riportati dall’ASP di Trapani sono “solo” 2 (tutti e 2 a Marsala “asintomatici) , mentre ad Agrigento risultano positivi solo 4 casi (1 a Campobello, Canicattì, Raffadali e Sciacca)
L’unico dato coerente ASP/Regione è quello di Siracusa.
A Catania, come quanto riporta GDS, i casi sarebbero soltanto 16 contro i 397 positivi riportati dalla Regione.
Appare quindi evidente che qualcosa nell’organizzazione e della verifica dei dati non funzioni e i numeri che l’ente regionale dirama giornalmente sembrano completamente errati e non coerenti con la reale situazione nell’Isola.
Non è una questione di numeri. Il problema è grave perché tutto ciò crea un danno d’immagine ed economico all’Isola già stremata dalla crisi del COVID, perché si limita ogni tipo di scambio economico e il turistico.Se
Se i dati risultano moltiplicati per 4 o per 5 il numero reale dei contagiati rischia di far prendere provvedimenti errati e ingenerare falsi allarmi e, problema non secondario, ingenerare oltre misura la paura ai cittadini martellati da da tempo con una pesante campagna mediatica ed istituzionale sulla pericolosità del virus. La prudenza nel gestire il virus è corretta, ma la gestione del rischio deve essere sistematica, struttura e attuata tenendo conto della reale situazione epidemiologica. Se la Regione come sembra, non è in grado di avere i dati reali, quale credibilità si può dare ai provedimenti adottati dal Presidente Musumeci ?
Le ordinanze emanate e le prescrizioni in essa contenute sono effettivamente necessarie ?
Più di un dubbio sovviene e molte domande vorremmo fare al presidente Musumeci che però, sembra silente sullo scandalo che è evidente, è insostenibile.
Michele Santoro