Riceviamo e pubblichiamo una nota del deputato regionale Claudio Fava che porta all’attenzione della cittadinanza una situazione che lascia alquanto perplessi e fa capire come l’affermazione di Alberto Sordi “io so io e voi non siete un c….o” nel film “Il Marchese del Grillo”, sia oggi probabilmente più veritiera e attuale di un tempo feudale. E in tempi di COVID abbiamo conferma di come la politica e tutti quanti girano intorno ad essa, con i loro privilegi, le loro amicizie, siano lontani anni luce dal popolo al quale impongono restrizioni e limitazioni delle libertà costituzionali.
“L’ordinanza del Presidente della Regione in merito all’ingresso nel territorio regionale per motivi non lavorativi è ancora valida o va interpretata in base ai rapporti di amicizia personali e politici?”
Se lo chiede e lo chiede Claudio Fava che ha presentato oggi un’interrogazione in merito alla presenza in Sicilia nei giorni scorsi del dottor Guido Bertolaso. “Dalla stampa apprendiamo che la visita in Sicilia di Bertolaso sarebbe riconducibile esclusivamente a questioni personali e pertanto, come ogni cittadino che vuole entrare nel territorio regionale, avrebbe dovuto rispettare le stringenti disposizioni emanate dal presidente della regione in merito alla quarantena obbligatoria. A rendere ancora più incomprensibile quanto avvenuto c’è anche l’incontro informale a pranzo con lo stesso presidente della regione. In una situazione che sta causando enormi disagi a tutti e nelle stesse ore in cui Musumeci si mostra inflessibile sulle procedure di riapertura del territorio regionale, una simile disparità di trattamento appare come uno schiaffo alle migliaia di cittadini siciliani rientrati nell’isola e costretti, ancora oggi, a restare isolati in quarantena per due settimane o anche oltre in attesa dei tamponi.”