Illegittima, secondo il Sindacato, la nota con cui il Comando Generale rammenta ai propri dipendenti, che per costituire un sindacato è necessaria l’autorizzazione ministeriale. Con nota del 31 Gennaio scorso il Sindacato dei Militari ha inviato al Comando Generale dell’Arma dei carabinieri, una richiesta di annullamento in autotutela della circolare 36/15-22-1-2’17 del 28 Gennaio 2019, con la quale l’alto comando ricordava al personale dipendente che “per la costituzione di associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, vanno scrupolosamente seguite le procedure e le disposizioni recentemente emanate dal Gabinetto del Ministro della Difesa e che l’adesione a tali sodalizi da parte del personale è consentita solo ove questi abbiano già ottenuto il citato assenso ministeriale” .
Il sindacato, da parte sua, nella richiesta di annullamento dell’atto rappresentava che dal combinato disposto dalla sentenza della Corte Costituzionale e dalle vigenti norme di legge, per la costituzione di un sindacato di personale militare, inteso in tute le sue articolazioni, per l’organizzazione degli aderenti e per la preparazione di piattaforme rivendicative e per la stipula di contratti, ci si deve riferire, in mancanza della legge attuativa, all’art 30 della Costituzione e alle già vigenti norme del codice civile.
Pertanto, ritenendo illegittima la circolare del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, il segretario Generale Comellini, ne chiede l’annullamento in autotutela avvertendo che in difetto, tutelerà gli interessi del sindacato in ogni sede consentita.