Ormai non è più se ci sarà un conflitto, la domanda è quando iniziaerà e chi rimarrà con il cerino acceso tra le dita.
A Nord di Israele Hezbollah sempre più inquieto. La scoperta dei sei tunnel scavati non si sa come senza che UNIFIL se ne rendesse conto, hanno scombussolato non poco i piani dei guerriglieri.
Dall’altra parte, verso est, nell’area di Al Kisweh, le Guardie Rivoluzionarie iraniane presidiano le batterie di missili Fatteh-110. Proprio una di queste batteria ha lanciato un missile 11° diretto contro il Golan. Secondo fonti militari e di intelligence l’ordine di lanciare il missile migliorato, dotato di una testata di circa 250 chili ed ha un raggio di azione di circa 300 km, è stato dato personalmente dal Capo di Al Qods, Generale Qassem Soleimani. E ciò, secondo le stesse fonti, per testare le risposte della contraerei israeliana. Il tentativo, intercettato dal sistema israeliano Iron Dome di certo non ha fatto piacere a Soleimani.
E’ chiaro che i responsabili dell’IRGC ora studieranno ed analizzeranno di dati relativi al loro secondo lancio missilistico ed in particolare cercheranno di capire le contromosse da attuare per eludere la contraerea israeliana che peraltro non ha mai abbassato la guardia.
E’ ormai dal 25 Dicembre, cioè da quanto l’Iran ha lanciato il suo primo attacco con un missile terra-terra Fajr-5, che la tensione va aumentando ed è per questo che Gerusalemme in occasione dell’ultimo massiccio attacco a mezzi e personale iraniano, contrariamente la passato, lo ha ammesso subito.