lunedì, Novembre 25, 2024
HomeCronacaDifesa. L’uranio impoverito continua a mietere vittime mentre il Ministro presenta, con...

Difesa. L’uranio impoverito continua a mietere vittime mentre il Ministro presenta, con selfie, l’esercito della … salvezza

In questi giorni si discute negli ambienti militari del problema sollevato dal  video di propaganda delle Forze Armate “censurato” si dice, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri perché considerato troppo “combattente” , https://www.youtube.com/watch?time_continue=4&v=tearO3_LMrM   sostituito da un nuovo video – che si dice non ancora “validato” dalla politica – con cui si presentano i militari come appartenenti ad associazioni di assistenza e  promozione sociale.
Il Ministro Trenta all’interno del “nuovo” filmato,  che presenta le FFAA come l’esercito della salvezza, si è fatta riprendere intenta a fare selfie con alcuni militari.
Vedendo questo nuovo filmato criticato aspramente da quanti ritengono che le FF.AA.  vadano presentate nella loro vera veste di militari impegnati nella difesa della Patria e all’occorrenza anche per intervenire per l’ordine pubblico o in calamità naturali, viene da pensare che qualcuno pensi di far apparire  i militari come appartenenti ad organizzazioni di assistenza, di promozione sociale oppure ONLUS .
Nel video (https://www.youtube.com/watch?v=aSgUKCf1UX8 )    si vede un soldato che assiste un’anziana, un marinaio che salva dei disperati che si avventurano su barconi per raggiungere clandestinamente l’Italia, un militare che salva un escursionista, insomma, tutto l’esatto contrario di quanto è la realtà.  Incredibile poi il pilota che dice di essere pronta ad aiutare chi ha bisogno … (!)
Degradante se non addirittura offensivo per le centinaia e migliaia di morti che hanno contribuito con il loro sacrificio alla realizzazione della democrazia e della libertà in Italia e di quanti oggi sono dispiegati in zone di guerra.
Il nuovo (?) filmato appare offensivo specie se si tiene conto degli altissimi costi umani che l’avventurismo italiano ha procurato negli ultimi 25 anni.
Oltre i morti nei vari teatri di guerra spacciati per missioni umanitarie oggi si contano oltre 3.500 militari ammalati di cancro causato da operazioni in zone di operazioni dove gli USA hanno utilizzato proiettili con uranio impoverito.
Dimenticati dallo stato  che da tempo  attua un serrato negazionismo circa la causa effetto della malattia con l’uranio impoverito, i militari ammalati di leucemia sono costretti a rivolgersi alla Magistratura per vedersi legittimare la dignità e i diritti che lo stato non intende riconoscere loro. Un negazionismo che a molti appare cinico e disumano ma soprattutto, specie dopo le conclusione della commissione ministeriale d’inchiesta, non degno di uno stato di diritto.
E’ notizia di due giorni fa che  Luigi Sorrentino, militare dell’esercito di 40 anni, da tempo ammalato di leucemia a causa dell’uranio impoverito contratta dopo aver prestato servizio in intervento, si è tolto la vita.
Sorrentino da quanto si apprende era guarito ed avrebbe chiesto il rientro in servizio. Non ha lasciato alcun biglietto per spiegare il suo estremo gesto, ma non è escluso, anzi probabile, che si sia tolto la vita a causa del suo mancato reintegro in servizio e dalla convinzione di essere stato abbandonato dallo stato.
Sono oltre 3.500 i militari ammalatisi di leucemia dopo aver prestato servizio in zone di intervento dove gli USA e gli alleati hanno usato proiettili con uranio impoverito, e sono oltre trecento quelli morti fino ad oggi.
Ministro Trenta, da che mondo e mondo i militari sono “ combattenti” e quando necessario, purtroppo frequentemente, sono in prima linea in tutte le situazioni di emergenza interna. Chi scrive ha prestato servizio all’estero anche ad operazioni di soccorso alle popolazioni italiane colpite da calamità.
I militari non sono operatori umanitari o peggio ancora, l’esercito della salvezza come appare nel filmato.
Riveda la sua posizione Ministro, lasci perdere gli spot buonisti e i selfie, non offenda oltre misura chi, con la sua morte, ha reso possibile  quella democrazia in cui ella oggi vive e quei militari che ancora oggi rischiano la vita in missioni di guerra spacciate per missioni umanitarie.
Luigi Sorrentino, a Torinotoday  ha detto che “Non credo di chiedere molto, sono ancora padrone di andare a morire in missione con il mio cappello alpino sulla testa”“.
Questa è la dignità e l’orgoglio di un militare. Ministro, mi permetto di invitarla a riflettere.
Se poi, dal palco dove sicuramente sarà presente il 4 Novembre, per festeggiare il giorno della vittoria italiana e ricordare le centinaia di migliaia di morti per la Patria,  annunciasse che dedicherà parte del suo tempo come Ministro anche al benessere dei militari, riconoscendo loro la dignità di militari e ad intervenendo affinché dopo decenni lo stato ammetta  finalmente  le sue colpe e riconosca ai malati di leucemia dignità, diritti e assistenza, ecco, sarebbe un bel 4 Novembre e lei sarebbe riconosciuta come un ottimo ministro della Difesa.

Più popolari

ultime notizie