Ancora una volta pseudo turisti ci ricordano in quanta considerazione l’Italia permissiva e senza regola viete tenuta nel mondo. Non siamo capaci di farci rispettare in casa nostra e non sappiamo tutelare i nostri beni.
Stavolta i gitanti stranieri non si sono limitati a sfregiare un monumento, stavolta sono arrivati al punto di sfregiare la cosa più sacra dello stato, l’Altare della Patria e con esso la memoria di centinaia di migliaia di soldati morti in guerra e la salma del Milite Ignoto.
E anche stavolta si sente parlare di multa per semplice vilipendio, reato depenalizzato nel 2015, quando l’atto compiuto da questi signori è un reato perseguibile a mente dell’art 408 del C.P.
Infatti, l’Altare della Patria è nel suo complesso una tomba perché vi riposano le spoglie del “Milite Ignoto” di conseguenza si tratta si di vilipendio ma del reato di vilipendio di tombe, e la pena minima prevista è di sei mesi di carcere, la massima di tre anni.
Da fare tutti, senza sconti, altro che multa. Mi aspetto ora che il Presidente del Consiglio, o il Ministro per gli Affari Interni Salvini, presenti presentare denuncia contro questi signori e vieti loro per il futuro l’ingresso in Italia.
Se anche questa volta l’Italia abbozzerà e si indignerà come sa fare a parole, bhè, il disprezzo e la poca considerazione se li merita tutti.