“Nel corso degli anni, Gerusalemme è stata la capitale nazionale solo del popolo ebraico e mai di nessun altro, e solamente sotto il nostro controllo ha goduto della libertà di religione”. Lo ha detto mercoledì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu intervenendo a una speciale sessione della Knesset in occasione della Giornata di Gerusalemme, 50esimo anniversario (secondo il calendario ebraico) della riunificazione di Gerusalemme, avvenuta il 7 giugno 1967 durante la guerra dei sei giorni, dopo 19 anni di occupazione giordana della parte vecchia della città. “Prima – ha ricordato Netanyahu – la parte est era abbandonato e in crisi perenne” a agli ebrei era vietato accedere ai loro luoghi santi. “La riunificazione ha posto fine a un’ingiustizia storica – ha aggiunto Netanyahu – e quanto realizzarono i coraggiosi combattenti di 50 anni fa non è destinato a cambiare. Il Monte del Tempio e il Muro Occidentale rimarranno per sempre sotto sovranità israeliana”.