giovedì, Settembre 19, 2024
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Rifiuti. A Marsala spunta un’idea: i rifiuti del pesce si mettono in … congelatore !

E già, nel Consiglio Comunale aperto voluto da alcuni consiglieri comunali, se ne sono sentite tante di cose.
Secondo quanto riferisce il presidente di Esper, la società incaricato a redigere il nuovo piano rifiuti, in qualche paese del nord avrebbero risolto il problema della puzza che emanano i rifiuti del pesce, mettendoli in congelatore all’interno di una busta di plastica (!).
Geniale. Non abbiamo compreso in che paese civile avviene questo, ma di certo per i marsalesi è un bel suggerimento. Potrebbero congelare anche le scorze delle angurie e quei rifiuti che dopo circa un’ora cominciare a puzzare … in attesa del conferimento.
Si è sentito il presidente di Esper parlare per oltre un’ora per una “breve” introduzione del progetto che con le sue oltre 300 pagine se lette con attenzione, ci si accorge che in definitiva questo progetto ha solo apportato alcune modifiche alla situazione attuale. Modifiche che dovrebbero portare la raccolta differenziata a Marsala oltre il 65%.
Si è sentito ancora lo stesso presidente prendere “politicamente” le difese del Sindaco Di Girolamo elencando analiticamente responsabilità e compiti ,
Si è sentito sempre il presidente di Esper intervenire più volte sulla questione del personale prendendosi applausi dal pubblico interessato composto per una buona parte di operatori di Aimeri.
Si è sentito il vice sindaco non rispondere alle critiche e alle perplessità mosse da Massimo Grillo sul metodo di scelta caduta su Esper, società continentale,  quanto le norme regionali, ribadite da Grillo in aula, prescrivono categoricamente che la scelta doveva essere effettuata da un apposito elenco regionale.
Su questo aspetto Licari, l’assessore vice sindaco, ha glissato affermando che la scelta è caduta su una società al di sopra di ogni sospetto di contatti e con un curriculum eccellente.
Ma non era Esper ad essere sotto accusa, ma solo la metodologia dell’affidamento e questo Licari lo sa bene anche se glissa.
A domanda diretta il presidente di Esper ha risposto che la società non parteciperà in nessun modo alla realizzazione del progetto e non parteciperà né direttamente né attraverso suggerimenti di società e ditte interessate alla fornitura di materiali e mezzi per l’esigenza.
Leggendo con attenzione il curriculum pubblicato su internet notiamo che a Roma, alla società AMA , Esper ha  fornito “la licenza d’uso di un modello di calcolo brevettato da ESPER per valutare le diverse tipologie di servizio e gli scenari eventuali di servizio nei territori oggetto della sperimentazione ed infine progettazione e supervisione alle attività di comunicazione che accompagneranno l’avvio dei servizi”;
A Varese ha provveduto “all’aggiornamento del Piano Provinciale Gestione Rifiuti, redazione VAS e supporto al monitoraggio ed all’applicazione del Piano”;
A Savona “l’aggiornamento del Piano Provinciale Gestione Rifiuti, redazione VAS e supporto al monitoraggio ed all’applicazione del Piano”;
Ad Asti “ l’assistenza tecnica all’amministrazione comunale ed il monitoraggio, la verifica dell’applicazione della tariffa e delle modalità di espletamento del servizio per l’ottimizzazione della gestione”;
Alla provincia di Roma  “la fornitura di licenza d’uso illimitata all’Amministrazione Provinciale di un software brevettato a livello europeo progettato per dimensionare correttamente il servizio di raccolta domiciliare e stradale, aggiornamento ed adattamento del software a specifiche richieste dell’amministrazione provinciale e formazione all’uso del software sia per agli operatori della Provincia che per i tecnici dei Comuni e dei Consorzi della Provincia di Roma”.
Queste alcuni degli incarichi che Esper dichiara di aver svolto per amministrazioni ed ora, alla luce delle dichiarazioni del presidente e le assicurazioni anche dell’amministrazione (ndr.: Assessore Licari), la redazione del progetto che sarebbe costato 25 mila euro, dovrebbe certamente essere l’unico incarico che Esper svolgerà per il Comune di Marsala nel settore rifiuti.
Quindi, dopo aver depositato formalmente il progetto, Esper esce di scena.
Va da se che la procedura di gara, la redazione del Capitolato Speciale d’Appalto e il bando di gara, saranno gestiti dall’ente comunale in “house”.  oppure non è così ?
Non siamo riusciti a capire e Licari non sembra aver  chiarito come attuerà l’iter per la gara, semmai si arriverà alla gara.
Ritornando al consiglio comunale, il sindaco Di Girolamo ha risposto piccato alla domanda fatta dall’Osservatorio Sicilia circa l’utilità di una operazione come quella avviata con Esper quando il 10 Maggio scorso in giunta regionale è arrivato il nuovo progetto di legge sulla raccolta rifiuti.
Di Girolamo nel suo intervento di risposta ha precisato che al momento dell’incarico a Esper nulla si sapeva delle intenzioni della giunta regionale.
Già, ma dal momento che il nuovo piano è stato formalizzato in giunta regionale, il sindaco avrebbe dovuto sapere e cercare di capire come muoversi senza imbarcarsi in operazioni che alla fine possono solo portare danni economici alla città.
Però è strano che Epser si è dimostrata perfettamente a conoscenza del nuovo piano regionale (!)
Ed ancora. MarsalaNews , portale marsalese si chiede:  “il Piano Rifiuti della Esper srl a chi giova? e  scrive: “ Quante veritá “nascoste” dietro ai rifiuti. E’ proprio il caso di dirlo, e a noi umili operatori dell’informazione spetta renderle pubbliche, quante mezze verità stanno venendo fuori dal confronto pubblico, permesso dal Consiglio Comunale aperto di Marsala”.
Già perché si scopre che il progetto Esper , che non sarebbe l’unico presentato al Comune senza che questi ne avesse mai fatto menzione ai cittadini e ai media, e che ovviamente non è in linea con il piano in discussione a Palermo che nel solo 2015 sarebbero state iscritte a protocollo comunale oltre 250 contestazioni su presunti disservizi che sarebbero state redatte dal personale comunale addetto al controllo di cui nulla è dato di sapere sulla loro efficacia nei confronti della società appaltatrice.
Licari ha glissato la domanda e non ha risposto neanche alla domanda fattagli circa una sua affermazione in una riunione avuta con gli operatori commerciali presso il Complesso Monumentale di San Pietro, circa il fatto che il totale dell’aumento TARI per il 2016 graverà solo sulle utenze domestiche.
Se così fosse, l’amministrazione si porrebbe in una situazione di illegittimità costituzionale in quanto le spese per i servizi devono essere a carico della collettività senza esclusioni e prevedendo delle riduzioni per i meno abbienti.
Curiosa a proposito delle contestazione di disservizi nella raccolta rifiuti,  la dichiarazione del presidente del Consiglio che ha parlato di due milioni di euro di penali, anche se sono in contestazione con la società Aimeri.
Ma allora, se la multa regionale è stata di circa 600 mila euro e se il Comune ha erogato ad Aimeri 2 milioni di penali, come mai è stata aumentata la tassa dell’8%. Che fine ha fatto il presunto milione e 400 mila euro risparmiati ?
In conclusione, niente di nuovo sotto il sole, e se i consiglieri comunali, anche di maggioranza, criticano l’amministrazione per la poca trasparenza, bhè, c’è poco da dire.
Di certo, Licari & C. si sono presi gli applausi dei lavoratori Aimeri presenti in aula, specie quando è stato affermato più volte che 140 operatori non bastano e durante il periodo estivo bisogna assumere personale …  e che nei bagli isolati ci si mette d’accordo con il privato per non mandare l’addetto per il ritiro. Costa troppo … (!)
E dire che ai tempi non sospetti della gestione comunale diretta gli operatori ecologici (rimati poi in carico al comune) erano una sessantina e la città era di certo meglio pulita di oggi.
Ma secondo il presidente Esper è impensabile che si possa organizzare la raccolta rifiuti con una sessantina di uomini (!).
Viene il sospetto che il dirigente Princi, ora in pensione, fosse stato miracolato o datato di super poteri visto che dopotutto il servizio da lui diretto, funzionava con un terzo di personale.
Viene inoltre il sospetto che la politica attuale non abbia capacità e intelligenza politica per una visione d’insieme per un progetto amministrativo a lunga scadenza.
Ed allora, non sarebbe il caso di dimettersi e tornare al proprio lavoro?

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