lunedì, Novembre 25, 2024
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Libia. E così gli americani mettono il cerino acceso in mano all’Italia …

Era prevedibile che gli USA avrebbero in qualche modo cercato di mettere in mano a qualche stato compiacente e vassallo, il cerino libico ben acceso.
E’ notizia di questi giorni che l’Amministrazione Obama avrebbe dato il suo assenso ad un intervento militare (formalmente senza gli USA) con al comando l’Italia.
Tradotto in parole chiare, Obama non può permettersi sotto le elezioni di mettere i democratici (che sono ben altra cosa del partito democratico italico), di fronte ad un intervento militare in Libia che tutti gli addetti ai lavori indicano un teatro di difficile comprensione. Hillary Clinton che già è in forte apprensione per il probabile processo per l’uso illecito delle email di stato con posta personale, avrebbe ripercussioni non di poco conto per la corsa alla Casa Bianca.
Renzi ovviamente avrebbe detto di si e i vertici militari si dicono addirittura pronti ad intervenire in “soli” sette giorni sette.
Ma quanto è pronto l’esercito italiano ad andare in guerra in Libia dove oggi non è dato di sapere chi e quanti sono i nemici e soprattutto dove non esiste uno straccio di governo al di fuori di quello, riconosciuto dall’occidente, che assomiglia molto a quello afghano …?
Non esiste un interlocutore e l’Italia, come tutti i paesi occidentali che hanno devastato la Libia, continua ad affidarsi a personaggi legati al vecchio regime e ad altri fuoriusciti al tempo di Gheddafi.
I francesi si sono presi per tempo e le loro mire sono state chiare anche nelle dichiarazioni governative: “l’ultima cosa da fare sarebbe intervenire in Libia. Bisogna evitare ogni ingaggio militare aperto, bisogna agire discretamente”.
Ebbene, fedele alle dichiarazioni ufficiali , la Francia che ha scatenato con l’intelligente Sarkozy il putiferio libico dopo aver trattato con pseudo uomini di potere petrolio in cambio della morte di Gheddafi, ha uomini della (DGSE) Direction générale de la sécurité extérieure che da tempo operano clandestinamente in Libia ma non è dato di sapere con quale delle fazioni in lotta sono alleati.
In questo quadro indefinito ed indefinibile, Obama “care” regala all’Italia lo scettro del comando ben sapendo di non poter giustificare agli americani i molti sacchi neri che partirebbero da Tripoli per Washington.
E l’Italia … Renzi sta zitto parla Gentiloni … uomo di grande esperienza.
Certo, per Renzi sarebbe un salto di qualità non di poco conto dopo che a Prodi fu dato l’Ok per UNIFIL, una missione che è utile solo a spendere milioni di euro senza alcun risultato utile.
Gli Hezbollah in Libano fanno quello che vogliono e il disarmo che doveva essere operato da UNIFIL non è mai avvenuto, anzi, gli arsenali della frange iraniana nel paese dei cedri sono stracolmi di armi e munizioni.
Michele Santoro

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