lunedì, Novembre 25, 2024
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Instabilità nel mondo e in Pakistan e Afghanistan. Il Pakistan critica duramente Hussein Obama

Secondo quanto dichiarato da Sartaj Aziz, consigliere del premier pakistano Nawaz Sharif,  nel corso di una colazione con studiosi cinesi, diplomatici e giornalisti,  Hussein Obama nel suo discorso alla nazione si è sbagliato ad affermare che Pakistan e Afghanistan saranno instabili per decenni e si troveranno ad affrontare instabilità e turbolenze.
“Quale che sia il pensiero del  presidente degli Stati Uniti circa l’instabilità in Pakistan e Afghanistan, le sue previsioni non hanno riscontro con la realtà”.
Sempre secondo il discorso di Obama,: “L‘instabilità continuerà per decenni in molte parti del mondo – nel Medio Oriente, in Afghanistan e Pakistan, in alcune parti del Centro America, Africa e Asia”.  In pratica in tutto il mondo (!).
Alcuni di questi luoghi possono diventare luoghi di rifugio per le nuove reti terroristiche, altri saranno  vittime di conflitti etnici, la fame,  alimentando la prossima ondata di profughi” .
Le fosche previsioni sulla instabilità del mondo  sono forse una prima presa di coscienza americana sui guasti provocati da una politica estera interventista che ha mostrato come sempre, l’incapacità americana di prevedere il dopo intervento, sempre iniziato in aperta violazione delle leggi internazionali.
Ma dimostrano, se mai ce ne fosse bisogno, come sa mentire al mondo il governo USA ai suoi cittadini che poco o nulla sanno di quanto succedere realmente nel mondo. Il terrorismo è ormai presente in ogni dove nel mondo e questo si deve solo ed esclusivamente agli USA.
E gli USA, è bene ricordarlo, dall’inizio della loro storia di indipendenza, hanno fin qui avuto oltre 220 anni di guerra, e le loro armi hanno provocato disastri e immense tragedie umane intorno al mondo.  Con loro, complice della violazione sistematica del diritto internazionale e di crimini contro l’umanità, l’Occidente, che è diventato nel tempo il braccio armato di washington.
Il Pakistan, che purtroppo con l’intervento americano in Afghanistan e la continua violazione della sovranità del Pakistan, ha visto rallentare se non fermarsi del tutto il suo lento avvicinamento all’Occidente, iniziato dallo stesso Nawaz Sharif agli inizi degli anni ’90, si trova a combattere il terrorismo islamico.
Obama, premio Nobel alle intenzioni … concessogli dai “sapienti” saggi della Fondazione Nobel, più per il fatto che è stato eletto, lui nero, alla presidenza americana che per veri meriti di pace, può essere degnamente posto allo stesso piano del suo predecessore e forse, ha le mani più grondanti di sangue dello stesso G. W. Bush.
Di certo, il Nobel, che ricorda l’inventore della dinamite, non è mai stato così appropriato come quello concesso, alle intenzioi, a Hussein Barak Obama.
E non è finita. Un’altra carneficina anglo-americana si sta preparando il Lybia con, come al solito, l’Italia che farà la sua parte. 
Michele Santoro
 

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