Girarci intorno non serve a nulla, alzare gli occhi al cielo e imprecare “piove governo ladro” serve solo a scaricare la rabbia, ma non risolve i problemi.
Marsala è ferita gravemente perché un inverno piovoso ha messo ha fatto emergere tutti d’un sol colpo, tutti i gravi problemi di gestione della città la cui amministrazione negli ultimi decenni si è distinti per clamorosi e ingenti sprechi miliardari che gridano vendetta.
La pioggia ha semidistrutto le strade che hanno ceduto come burro, ha creato fiumi di acqua che non trovando canalizzazioni naturali, gli scoli, e in assenza della rete fognaria acque piovane in aree residenziali, ha provocato l’allagamento di moltissime abitazioni.
Le strade dicevamo, si sono sciolte come il burro e qui nasce il sospetto sulla qualità del bitume utilizzato e dalla metodologia di costruzione delle strade. Un po’ d’acqua, seppur continua, non può in nessun caso ridurre il manto stradale nelle condizioni in cui versano le strade marsalesi. Chi dovrà verificare ?
Noi già anni fa parlammo, senza essere stati smentiti dal dirigente che ci disse che la ditta avrebbe rifatto il lavoro (cosa che non si realizzò …), di cemento depotenziato quando furono realizzati (?) i canali di scolo lungo via Trapani.
Tutto ciò non doveva succedere e se è successo le cause non vanno ricercate nel lungo periodo di pioggia (che non è mai stato torrenziale), ma nell’inerzia dell’Amministrazione Comunale che si è guardata bene dal realizzare le opere primarie e secondarie previste in ogni insediamento urbano, preferendo fare cassa per sperperi miliardari.
Inerzia e violazione di precise norme di legge che impongono all’Amministrazione la realizzazione delle opere di urbanizzazione entro tre anni dalla concessione edilizia rilasciata al privato.
A questa grave inerzia e violazione si aggiunge la mancata manutenzione dei canali. Basta andare in giro per Marsala durante i giorni di pioggia, per vedere come in alcune zone della città le acque defluiscono libere perché non trovano più la naturale via di scivolamento verso il mare.
Ora i cittadini devono preannunciare all’Amministrazione comunale la richiesta danni e chiedere una verifica da parte del comune per la rilevazione dei danni.
Da quanto ci risulta al Commissario Straordinario è stato già rappresentato da alcuni privati il problema ma, e questo ci risulta per conoscenza diretta, non sembra volersi interessare della cosa rimandando alla “staff legale”.
Il Segretario Generale e dirigente dello Staff Legale, Dr. Bernardo Triolo, contattato telefonicamente ci ha fatto sapere che l’Amministrazione starebbe pensando di chiedere lo stato di emergenza ….
Ma l’emergenza è stata causata da inerzia da parte dell’amministrazione non è causa della pioggia.
All’emergenza terminata, si farà una riunione per chiarire come proseguire nei confronti del Comune.
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