Se non fosse una tragedia provocata dall’avventurismo franco-americano, si potrebbe dire che in Libia si sta rappresentando una tragicommedia.
In un paese nel caos dove non esiste di fatto struttura politica amministrativa, dove non esiste più un esercito che sia esercito, una polizia che sia polizia e dove il parlamento, o presunto tale, si riunisce in segreto per paura di essere attaccati dai jahdisti, qualcuno, forte probabilmente dell’assistenza spregiudicata degli americani e nell’ombra dell’Italia, gioca al fine gioco della politica democratica. E così, proprio quell’Assemblea che si riunisce nell’ombra, secondo quanto riferisce una televisione locale, affida a Omar al Hassi, di formare un nuovo (?) governo.
Hassi avrebbe ricevuto il mandato nel corso di una riunione a Tripoli del Cgn. Il condizionale appare d’obbligo perché non è dato di sapere se l’incarico è stato dato da una maggioranza dell’Assemblea o meno e soprattutto non è dato di sapere se la stessa era valida, ovvero se c’era il quorum per decidere.