venerdì, Settembre 20, 2024
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Marsala. La Capitaneria di Porto di Marsala pone sotto sequestro i cantieri navali

cantiere navaleMercoledì scorso  uomini della Capitaneria di Porto di Marsala, su autonoma iniziativa  ha posto sotto sequestro (art. 321 c.p.p.) l’area portuale dove veniva effettuati lavori tipici di un  “cantiere navale” .
Il nostro giornale si è interessato della questione già nel 2012 e recentemente il 25 settembre scorso con un articolo dal titolo “Ambiente a Marsala. Cantiere Navale … 10 mesi e tutto come prima. Di chi le responsabilità ?” https://www.mondoedintorni.it/2013/09/25/ambiente-a-marsala-cantiere-navale-%E2%80%A6-10-mesi-e-tutto-come-prima-di-chi-le-responsabilita/ che documentavano con chiarezza la  situazione di degrado ambientale.
Ora l’intervento di sequestro dalla Capitaneria di Porto che ci riferiscono da Marsala essere stato attuato d’iniziativa della stessa, per certi aspetti stupisce perché proprio il 25 settembre il Comandante ci aveva riferito che la Capitaneria ha solo compito di controllo e verifica e dopo aver eventualmente sanzionato le irregolarità, a l’obbligo di trasmissione degli atti alle autorità competenti.
IMG_0042Si può quindi ipotizzare che dalla verifica e dai controlli effettuati dalla Capitaneria di Porto possa aver rilevato non semplici infrazioni amministrativi ma la il fatto che il cantiere non sia a norma di legge e quindi in violazione al Codice Ambientali,  e di conseguenza abbia agito come Ufficiale di P.S.  e trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica.

Non ci sono conferme e la Capitaneria non ha diramato alcun comunicato stampa, solo, su richiesta, ha confermato il sequestro su propria iniziativa.

cantiereIl sequestro preventivo è una misura cautelare che viene emessa in presenza di due indispensabili requisiti, il fumus delicti e il periculum in mora.
Il fumus delicti non è finalizzato all’accertamento del reato ma la presupponenza del reato sia pure accertato in via incidentale, nella sua astratta configurabilità.
Il secondo, deve intendersi come una concreta, imminente ed elevata possibilità, desunta dalla natura del bene e da tutte le circostanze, che lo stesso assuma carattere strumentale rispetto all’aggravamento e alla protrazione del reato ipotizzato dall’autorità di P.S., in questo caso la Capitaneria di Porto di Marsala che ha emesso il provvedimento.
Il periculum in mora, secondo la consolidata giurisprudenza è inteso come senso oggettivo e come probabilità di danno futuro e quindi non è di ostacolo all’adozione del provvedimento cautelare il fatto che il reato sia già stato consumato (Cass. 18.1.199 nr.  212151)
Adesso si attende di sapere cosa farà l’Amministrazione Comunale di Marsala,  che secondo quanto ci ha comunicato l’ARPA Sicilia è “competente ad  accertare tramite i propri uffici tecnici e i vigili urbani il possesso o meno delle varie autorizzazioni ..” e,  aggiungiamo noi, il rispetto delle autorizzazioni ambientali e della sicurezza del lavoro”.
Il nostro giornale si è già interessato della questione già nel 2012 e recentemente il 25 settembre scorso con un articolo dal titolo “Ambiente a Marsala. Cantiere Navale … 10 mesi e tutto come prima. Di chi le responsabilità ?” https://www.mondoedintorni.it/2013/09/25/ambiente-a-marsala-cantiere-navale-%E2%80%A6-10-mesi-e-tutto-come-prima-di-chi-le-responsabilita/ che documentavano con chiarezza la  situazione di degrado ambientale.
Ora l’intervento di sequestro che attuato su iniziativa della Capitaneria di Porto di Marsala, avrà come conseguenza la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica poiché ora dovrà pronunciarsi il giudice competente.
Link precedenti:
https://www.mondoedintorni.it/2012/11/13/marsala-a-cento-passi-della-capitaneria-di-porto-un-cantiere-navale-o-un-disastro-ambientale-domanda-senza-risposta-%E2%80%A6/
https://www.mondoedintorni.it/2012/10/20/marsala-a-cento-passi-dalla-capitaneria-di-porto-un-cantiere-navale-o-disastro-ambientale-e-le-stelle-stanno-a-guardare-%E2%80%A6/

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