Già, la mega villa a circa 30 metri dal mare di proprietà della famiglia Montalto, ha ottenuto la sanatoria con dichiarazione mendace. Infatti, nel 1985 all’atto della presentazione della richiesta della concessione in sanatoria, il richiedente, ha dichiarato “esistente” al 1975 la costruzione della casa quando in realtà risulta “inesistente” nelle aerofotogrammetrie della Regione Siciliana, effettuate nel 1978.
La determina, già firmata dal RUP,ing. Giacalone, oggi è stata portata alla firma del capo settore ing. Palmieri. La pratica, quindi, dal settore Urbanistica, passa, per le doverose procedure da attuare per una casa “abusiva” e non sanabile, al settore abusivismo.
La legge è legge per tutti e un beneficio ottenuto con una o più dichiarazioni infedeli e mendaci, decade automaticamente … Non esiste prescrizione.
Va precisato però, che l’assessore Montalto, comproprietario con altra persona di famiglia della casa insanabile e da demolire, non ha commesso l’abuso e non ha alcuna responsabilità circa la falsità della dichiarazione mendace come risulta agli atti del Comune, ma è chiaro che ora si pone il problema “politico” della sua posizione di assessore nell’ambito della Giunta Comunale.
Va quindi , con lentezza esasperante, anche se molto a causa degli stravolgimenti al settore Territorio e Ambiente apportati dal Sindaco Giulia Adamo, e con una m metodologia di verifica che non appare esente da forti critiche, avanti la verifica delle posizioni di quei cittadini che hanno ottenuto la concessione edilizia in sanatoria per le case “costruite” ante 1976.
Secondo quanto ci ha riferito l’ing. Giacalone del settore Urbanistica, incredibilmente alle dipendenze del settore … Lavori Pubblici, sono state verificate 513 pozioni relativi a concessioni edilizie in sanatoria lungo la costa sud di Marsala.
Di queste 513 concessioni in sanatoria, “solo” 93 risulterebbero entro la fascia dei 150 metri dalla battigia e di questi “soltanto” 9, tra cui quella relativa alla villa della famiglia dell’assessore Patrizia Montalto, risultano ottenute con documentazione mendace, ovvero falsa.
Nella zona nord, le verifiche avrebbero rilevato 420 concessioni in sanatoria, ma soltanto 57 entro la fascia dei 150 metri dalla battigia, ma ancora non sono state fatte le rilevazioni cartografiche per stabilire se esistenti o meno prima del 31.12.1976 come dichiarato dai proprietari.
Secondo quanto ci ha riferito l’ing. Giacalone, il suo settore si interessa soltanto della verifica delle “concessioni” e non ha alcuna responsabilità diretta nella gestione del servizio abusivismo che ora sembra, diretto dall’ing. Patti.
Ma i numeri non tornano. Da un calcolo per difetto fatto sul confronto tra aerofotogrammetrie e situazione satellitare prelevata da Google Map, utilizzando la tecnica della mappatura per zone e quadrati reticolati, le case abusive lungo la costa, entro la fascia dei 150 metri dalla battigia risulterebbero oltre 2.600 quindi, tenendo conto dei dati che ci ha fornito l’ing. Giacalone, e cioè che se tra lato nord e sud di Marsala le case che insistono entro la fascia dei 150 metri dalla battigia sono appena 150 in totale, e se a queste vanno aggiunte le 531 case abusive entro la fascia dei 150 metri già censiti ma della cui sorte delle procedure fin qui attuate non è dato di sapere, mancherebbero all’appello circa 2.000.
I conti non tornano e le perplessità sono tante. Noi seguiremo l’evolversi del “lento” procedere …
