Sono passati ormai oltre sei mesi da quanto abbiamo svelato lo scandalo dell’abusivismo edilizio costiero e che coinvolge personaggi della Marsala bene, ma dall’amministrazione comunale nulla trapela circa i controlli che starebbe effettuando lungo la costa, e soprattutto nessuno ha sentito la necessità di spiegare ai cittadini come l’amministrazione intende operare per verificare entro un tempo ragionevole, le pratiche di sanatorie rilasciate lungo la costa.
Un tempo ragionevole sarebbe quello di qualche mese, ovvero, secondo uno schema prettamente tecnico, suddividere in quadrati l’area interessata, individuare le case costruite ed i loro proprietari entro la fascia dei 150 metri e confrontare con le aerofotogrammetrie ed estrapolare dall’archivio le pratiche relative …
Un tempo ragionevole che si può realisticamente indicare in cinque / sei mesi , ma inspiegabilmente a Marsala, niente sembra muoversi, o, se si muove, si starebbe muovendo con burocratica lentezza.
Troppo VIPs coinvolti a cui non si può chiedere di rispettare la legge ?
A questo punto il sindaco neo eletto, Giulia Adamo, se vuole amministrare città nel rispetto della legge e del diritto, deve (non dovrebbe) imporre al dirigente di settore di attivarsi e dare risultati entro un tempo certo e non procrastinabile.
Se non lo facesse, se facesse passare il tempo, si potrebbe ipotizzare che a Marsala sono i “poteri forti” a dettare le linee di governo …, con il rischio però, che il sindaco e i responsabili di settore, possano essere chiamati a rispondere alla Magistratura, come ipotizzato dal Procuratore Di Pisa, del reato di omissioni di atti d’ufficio.
