sabato, Settembre 21, 2024
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Raffaele Lombardo e il tradimento della Sicilia!

Giusto ieri leggevo di una lettera aperta indirizzata dal presidente della regione siciliana al presidente del consiglio dei ministri italiano ed al ministro italiano per lo sviluppo, le infrastrutture e i trasporti.

Non è la prima volta, è già capitato, di recente, che scrivesse allo stesso presidente del consiglio e, in precedenza, al presidente della repubblica italiana ed a rappresentanti del precedente governo, in merito alla perequazione sul fotovoltaico che discriminerebbe il meridione.
Personalmente, non mi piace molto questo modo di porgersi, … da parte di tanti politici e politicanti lo vedo più come un voler mettersi in mostra, fari scrusciu, soprattutto in prossimità di tornate elettorali!
Ma non è certamente il caso del presidente …
Ad ogni modo, che a me possa piacere o meno non importa, … in quest’ultima lettera il presidente mette l’accento su “l’importanza che riveste la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina non solo per le Regioni direttamente interessate ma per il Paese intero”.
Si dichiara altresì “fermamente convinto […] che il Ponte sia la risposta concreta al bisogno di un più efficiente e moderno sistema di collegamento tra la Sicilia, il resto del Paese e l’Europa”.
Inoltre, “l’Opera è capace di creare le condizioni favorevoli per il rilancio economico-sociale dell’area dello Stretto”.
Ancora, sottolinea che “la necessaria priorità realizzativa dell’Opera trova un’ulteriore conferma nel progredito stato di avanzamento in cui versa il Progetto del Ponte”.
Eccetera, eccetera …
Da incompetente e, soprattutto, da NON politico, sono sempre stato assai contrario all’idea del ponte sullo stretto, già da prima del mio avvicinamento e delle mie dichiarate simpatie per le posizioni du Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti.
Ovviamente, per considerazioni diverse!
Innanzitutto, da geologo, … nutro qualche dubbio …
In secondo luogo, ho profondo, seppur non intransigente, rispetto per la
Natura e troverei profondamente ingiusto stravolgere equilibri ed ecosistemi così particolari e delicati, … è ben noto e documentato, ad esempio, come lo stretto di Messina rappresenti una via preferenziale, se non obbligata, per gli spostamenti migratori di capodogli, balenottere e delfini.
Volendo usare paroloni e frasi ad effetto, riterrei più giusto lasciare alle future generazioni un ambiente quanto più godibile, fruibile e meno massacrato possibile, piuttosto che un deserto di cemento, ferraglia ed acciaio, magari malamente manutenuto, quando inutilizzabile o, addirittura, incompleto, … un’ennesima cattedrale nel deserto!
In terzo luogo, ho sempre avuto una predilezione per le isole, le isolette, … Linosa è sempre stata la mia preferita, anche se so che, forse, non riuscirei a tornarci …, vi riconosco un’identità, una particolarità, una esclusività che altri posti non hanno, non possono avere. Per questo, mi è sempre piaciuta l’idea che la mia Sicilia sia un’isola, … ecco, in questo già allora mi avvicinavo alle posizioni du Frunti!
Vorrei citare il professor Corrado Mirto, il presidente FNS, professore di storia medioevale e considerato tra i massimi conoscitori della rivoluzione del Vespro, … u ziu, come lo chiama affettuosamente il buon Giovanni Basile, persona a me tanto cara per la sua signorilità e bontà, per la sua cortesia e disponibilità, per il suo sorriso, malgrado la vita ed il destino non siano stati con lui particolarmente generosi e benigni! E persona sensibile e colta, più di quanto non dia, o non voglia dare, a vedere!
Tornando al professor Mirto, u ziu, mai troppo prolisso, direi ermetico ma profondo, … cercherò di riportare al meglio il suo pensiero e le posizioni del Fronte, … dubitando tuttavia di riuscirci pienamente …
Il professore sostiene che un ponte sullo stretto, qualora venisse realizzato senza un referendum, senza una consultazione popolare che desse modo prima di conoscere, poi di rispettare la volontà del popolo siciliano, … un siffatto ponte sarebbe un tradimento!
Innanzitutto, perché non si tratterebbe di un ponte o ponticello su un qualsiasi fiume o fiumiciattolo, ma di un’opera colossale che stravolgerebbe un territorio, che massacrerebbe un territorio e trasformerebbe per sempre la stessa natura geografica della Sicilia, … da isola al centro del Mediterraneo, ad insignificante ed artificiale appendice dell’italica penisola!
Sarebbe un tradimento perché rappresenterebbe il primo tassello di un puzzle, di un progetto ben più ampio, di cui incessantemente ma, forse, vanamente parlano Pippo Scianò e le altre cassandre del FNS, … il progetto di smembrare la Sicilia in due o tre regionicchie, … innanzitutto la regionicchia dello Stretto, con Messina accorpata (e, forse, sottomessa, … ma questo non glielo dicono …!) a parte della Calabria, con una propria struttura amministrativa ed economica … ed un proprio statuto speciale!
Altro tradimento sarebbe la creazione di una regionicchia della Sicilia orientale, a forte trazione ionico-etnea …
Magari, forse, … non è che ad alcuni poteri forti, anche economicamente forti, un parlamentino su misura gioverebbe più dello storico parlamento siciliano?
Non è che, pur di arrivare a tanto, non ci si ponga scrupoli a far leva anche sul più bieco campanilismo, … direi campanilismo da stadio?
Ma a chi gioverebbe?
Forse a Catania? Ma davvero sarebbe meglio essere la prima città di una fantasiosa regionicchia senza senso e senza storia? O non sarebbe forse preferibile rimanere la seconda città di una grande, unita ed orgogliosa (come sempre è stata!) Sicilia? Sempre che conti davvero così tanto essere i primi, … i secondi, … i terzi …
Che giovamento ne avrebbero mai calatini, ragusani, siracusani?
Pippo Scianò denuncia spesso la mancanza di un progetto, di una strategia veramente siciliana per lo sviluppo economico della Sicilia. Ecco, anche questa è una sorta di tradimento, impunemente perpetrato da chi, attento solo al proprio personale interesse, della Sicilia … non si cura granché!
E’ un tradimento lo svendere la Sicilia agli interessi commerciali di potenze economiche straniere! E non tanto per una sorta, anche in questo caso, di campanilismo o di protezionismo di bassa lega, quanto, semmai, per tutelare i produttori, gli artigiani, il tessuto economico e produttivo, insomma, della Sicilia!
E’ un tradimento della Sicilia il voto di scambio, … la ricerca dell’appoggio mafioso, di una mafia che si è evoluta, una mafia anche colta, economicamente forte e politicamente … anche di più!
E’ un tradimento delle istanze e dei bisogni della Sicilia, dello stare sempre e solo dalla parte dei Siciliani, … l’intrupparsi, … l’omologarsi, … il confondersi a tutti i costi nella massa …
E’ un tradimento vedere neonati partiti e movimenti autoreferenzialmente proclamatisi meridionalisti, sicilianisti, quando addirittura non indipendentisti, che, in virtù di una indiscutibile visibilità, mirano ad acquisire o hanno già acquisito anche una discutibile credibilità!
E’ un tradimento svendere i propri principi, i propri capisaldi, la propria identità per trenta vili denari, … per una candidatura o per chissà quali promesse!
Chi si gioca o svende la propria identità, la propria fierezza, la propria fermezza, la propria coerenza, ha perso in partenza, è destinato a veder svanire la fiducia delle persone … e non la riconquisterà più!
Eppure, … ben altri avranno seguito, … ben altri vengono accreditati di percentuali di consenso … a mio parere immotivate ed ingiustificate!
Ma, si sa, … spero di non sbagliare, credo fosse Giuseppe Romita, al tempo della concessione dello statuto speciale, a sostenere che i siciliani non andassero affrontati di petto, ma con una buona dose di diplomazia …
… io la direi diversamente, come del resto già in passato, … ai Siciliani … nni piaci ‘siri pigghiati ppo culu …!

Sikeloi

 

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