E’ la denuncia che fa il deputato regionale Giuseppe Lo Giudice, deputato all’Ars del gruppo «Alleati per la Sicilia» e Vice Presidente della Commissione Sanità, che ha presentato una interrogazione urgente al Presidente della Regione Raffaele Lombardo e all’assessore alla Sanità Massimo Russo per denunciare la sospensione, a partire dallo scorso 30 giugno, dell’assistenza domiciliare ai malati affetti da demenza, e la contestuale chiusura del centro dedicato ai malati di Alzheimer:
«A causa della costante riduzione di personale dell’Unità Operativa di Psicogeriatria operante all’interno della «Cittadella della Salute» di Trapani, cui fa capo anche l’UVA (Unità valutativa Alzheimer), e alla riduzione di personale del «Reparto di ricoveri e sollievo», strutture che servono tutta la provincia di Trapani – spiega Giuseppe Lo Giudice – il servizio di assistenza domiciliare, già fortemente ridimensionato negli ultimi mesi, è stato adesso sospeso. La causa è dovuta al fatto che il personale sanitario e parasanitario, trasferito o andato in quiescenza, non è stato più reintegrato.
Prima che si verificassero le carenze di personale – ricorda Lo Giudice – l’Unità operativa era in grado di garantire assistenza domiciliare ai pazienti con demenza in due turni giornalieri, per 6 giorni alla settimana, con possibilità di monitoraggio clinico strutturato dei pazienti (glicemia, peso, pressione, lesioni, stato di nutrizione e di idratazione ecc..).
La riduzione di personale ha letteralmente cancellato l’assistenza quotidiana a questi pazienti.
L’attività del reparto è stata costretta dunque a limitarsi alla sostituzione quindicinale o mensile di cateteri e sondini, alla supervisione sulla gestione delle lesioni da decubito fatta dai familiari, e all’attività di conforto per i familiari. A decorrere dal 30 giugno 2011 l’Unità Operativa di Psicogeriatria non garantisce nemmeno questa residuale forma di assistenza a causa dell’ennesimo trasferimento di un Operatore Socio Sanitario.
Eppure – osserva il parlamentare – la struttura di Trapani, attiva fin dal 1998 grazie alla caparbietà del Capo Dipartimento di Salute Mentale, il Dott. Angelo Sammartano, e al supporto del dottor Gabriele Tripi,era diventata un fiore all’occhiello della sanità siciliana»
Alla data odierna, l’Unità Operativa di Psicogeriatria, che ha in carico 10 posti letto e garantisce l’assistenza domiciliare e l’attività di ambulatorio, può contare solo su un Responsabile, una Assistente Sociale, 9 infermieri, 5 Operatori socio sanitari, 2 Ausiliari non di ruolo, un Amministrativo e un Tecnico addetto alle macchine.
«L’assessore Massimo Russo – spiega Lo Giudice – spero converrà con me sul fatto che gli effetti della riforma sanitaria siciliana non sempre si conciliano con una migliore efficienza dell’assistenza, e che, in non pochi casi, è proprio il contrario. Una stortura a cui va posto subito rimedio»
Con l’atto ispettivo Lo Giudice chiede «cosa intende fare l’assessore regionale alla Salute per ripristinare la piena funzionalità del servizio di assistenza domiciliare; quali sono i progetti dell’Asp 9 di Trapani relativamente all’assistenza psichiatrica nel territorio della provincia di Trapani, e in che tempi l’Asp di Trapani intende coprire i vuoti nella pianta organica all’interno dell’Unità Operativa di Psicogeriatria della «Cittadella della Salute» di Trapani».
Sono fino ad oggi rimaste inevase le richieste di personale inoltrate all’Asp 9 di Trapani, così come le proteste dei familiari dei pazienti presentate all’Ufficio delle Relazioni Pubbliche della stessa Asp