Cose marsalesi. Cosa di (a)normale amministrazione della cosa pubblica. Accade a Marsala che si doveva demolire alcune delle quasi mille case abusive lungo la costa costruite entro il limite dei 150 metri dal mare, che il giorno della firma del contratto con la società che si è appaltata i lavori, si scopre che non se ne può fare nulla perché … mancherebbe la un importante documento, propedeutico al bando di gara stesso e cioè, l’attestazione del direttore dei lavori in merito alla accessibilità delle aree e degli immobili interessati dai lavori secondo le indicazioni risultanti dagli elaborati progettuali, alla assenza di impedimenti sopravvenuti rispetto agli accertamenti effettuati prima dell’approvazione del progetto e alla conseguente realizzabilità del progetto anche in relazione al terreno, al tracciamento, al sottosuolo ed a quanto altro occorre per l’esecuzione dei lavori. Art 71, comma 1 del DPR 554/1999.
Ed ora ? Procedure da rifare ? Il Sindaco cosa dice ? Come mai una relazione propedeutica ad un bando di gara sarebbe stata dimenticata ?
Quale che sia la risposta del sindaco Renzo Carini, se mai arriverà, per i proprietari degli immobili da demolire perché abusive un insperato (?) ed opportuno intoppo.
Per il PRG, ovvero per il Piano Regolatore Generale, atteso dalla città da oltre trenta anni, siamo al paradosso completo. Dopo che i Consiglieri comunali hanno spessissimo protestato perché questo benedetto PRG arrivasse in Consiglio per una rapida discussione ed approvazione, “stranamente” è stato dimenticato, o meglio, è stato messo nell’oblio.
Da oltre un anno, senza alcun valido motivo il PRG giace presso l’ottava Commissione consiliare composta da Vincenzo Sturiano (presidente) Giuseppe Patrik , Basile (vice presidente) Antonio Vinci, Gioacchino Gesone, Antonino Provenzano, Salvatore Figuccia, Michele Accardi, Michele Gandolfo, Gaspare Fernandez, Davide Parrinello, Manlio Mauro, più volte sollecitata dall’Ordine degli Ingegneri e degli Architetti di Marsala ad essere sentiti, e più volte sollecitata (convintamente ??) dai consiglieri e dagli addetti ai lavori, non ha fin qui esitato l’atto e provvedere alla sua trasmissione al Consiglio per la discussione finale e la sua approvazione che farebbe scattare la clausola di salvaguardia e quindi impedire le continue varianti che starebbero mettendo a rischio tutta la struttura stessa del piano perché potrebbero variare i piani di assetto generale previsti.
Clausola di salvaguardia che metterebbe fine al disastro ambientale che si sta perpetrando con le continue varianti al PRG che evidentemente nessuno vuole.
Ormai è convinzione generale in città che il PRG, che certi gruppi di potere vedono come l fumo negli occhi, non sarà approvato dal Consiglio Comunale prima della scadenza naturale della sindacatura Carini.
E qui, il presidente del Consiglio Comunale, Alagna, dovrebbe far valere le sue prerogative per il rispetto degli interessi dei cittadini, e quindi intervenire per una sollecita definizione ed approvazione del PRG.
Lo farà ? Come nel caso del sindaco Carini, dubitiamo di una sua risposta e/o intervento …
