Un bimbo di 4 anni viene morso da un cane, probabilmente randagio, comunque libero e senza collare. Trasferito al Pronto Soccorso del Maggiore di Modica alle 10:30. Ingresso dopo 10 minuti. Viene applicato il codice verde(nessun pericolo di vita per e possibilità di lunghe attese). Il bambino con evidenti graffi sulla schiena e sul braccio, ha anche due “dentate” profonde e vistosissime, perde sangue. Il medico di turno, senza procedere a nessuna medicazione provvisoria, ne dispone il trasferimento al reparto ecografia. Non viene accompagnato da nessuno.
Il genitore, con il bambino in braccio, percorre 150 metri (questa e’ la distanza tra il pronto soccorso e l’ala nuova dell’ospedale)per recarsi a far fare l’ecografia urgente. Arrivo ore 10:50 davanti alla porta “ecografia”. Viene dato il foglio ricevuto dal PS all’infermiera, che prontamente lo da al medico responsabile. Trascorrono oltre 20 minuti ed il bambino e’ ancora fuori ad attendere.
Il genitore entra e chiede al medico (che e’ seduto da solo davanti al computer) quanto tempo deve ancora aspettare, visto che il bambino e’ stato morso da un cane. Il medico dice di non sapere nulla, poiche’ dal PS non hanno avvertito, e comunque lo avrebbe fatto entrare non appena finito un referto, visto che oggi lui era solo! A quanto pare anche a questo medico non sembrava rilevante il fatto che il bambino fosse stato morso da un cane, per cui ha comodamente completato il suo referto, prima di eseguire l’ecografia necessaria al PS per poter eseguire la diagnosi.
Si torna al PS ed anche li’ si attende che qualcuno chiami, dopo aver dato all’infermiere il foglio ricevuto dall’ecografo. Dopo 10 minuti il genitore entra e chiede al medico di turno spiegazioni, ricordando che fuori c’era il bambino di prima(quello morso da un cane). Il medico di turno alzando la voce, inveisce contro il collega ecografo che si era permesso di chiamarlo, chiedendo lumi sul caso del bambino ed il perche’ non fosse stato trattato con la dovuta urgenza, e illustra al genitore, sempre a voce alta, le motivazioni per cui stava ritardando a chiamare il bambino(da precisare che anche lui era libero e non c’era nessun paziente in quella stanza) ovvero pare che la grande confusione della giornata e il numero del personale risicato avesse fatto ingolfare il PS.
A questo punto,viene applicata una medicazione esterna superficiale e trasferito in pediatria per il ricovero. Fortunatamente in pediatria e’ stato accolto dai medici in modo eccellente ed adeguato. Gli e’ stato somministrato subito l’antibiotico necessario, ricoverandolo per tenerlo sotto osservazione, visto che era stato azzannato da un cane,attendendo, prima di predisporre altri farmaci, i risultati della visita che il veterinario dell’ufficio dell’ASP, avrebbe dovuto eseguire, come il protocollo ospedaliero dispone, sul cane in questione. Ma dal PS nessuno avverte il veterinario. Questi viene a conoscenza del caso, visitando immediatamente il cane, solo dopo 24 ore dal fatto, perche’ avvertito dai parenti del piccolo paziente. Il bambino viene subito dopo dimesso.
I disservizi dopo vissuti al pronto soccorso ripropongono ,ancora una volta, il disordine in cui versa la sanità modicana, legati non solo alla carenza cronica di personale, ma alla inadeguata assistenza nel gestire e nel valutare casi sanitari gravi.
Per il segretario provinciale del sindacato Autonomo ISA, Iabichella, urge una sistemica verifica. Il Direttore sanitario disponga immediatamente ogni indagine utile a migliorare questo stato di cose.
Per la salute dei cittadini è il caso di non sottovalutare tali denunce.