sabato, Settembre 21, 2024
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Miccichè: le quote tonno hanno distrutto le nostre marinerie

Il commissario europeo alla pesca Maria Damanaki, delegato greco del partito comunista, aveva proposto il dimezzamento della quantità pescabile su scala mondiale: dalle 13.500 tonnellate del 2010 alle 6.000 del 2011.
La proposta, non supportata da alcun fondamento scientifico, è stata respinta dagli stati mediterranei ma sostenuta dalla Gran Bretagna. Fallito anche il tentativo di Bruxelles di inserire il tonno rosso tra le specie protette dall’Onu, sfida sostenuta dalle organizzazioni ambientaliste ma respinta dal Giappone.
Insomma quello del tonno rosso rischia di diventare l’ennesimo abbaglio dell’Unione Europea in materia di pesca e sostenibilità. La riduzione delle quote ha già provocato effetti devastanti nell’economia delle marinerie italiane e soprattutto all’ecosistema dei nostri mari.
Se l’obiettivo era quello di conservare o ristabilire lo stock del tonno rosso, il risultato per ora è la distruzione degli stock di pesce delle fasce costiere. Infatti, il raggiungimento anzitempo delle quote-tonno ha spinto le marinerie ad abbandonare sempre prima la pesca nei mari profondi per ritornare a pescare lungo le coste. In questo modo, le direttive europee in materia di pesca del pesce spada e tonno rosso stanno orientando la pesca in modo eccessivo su una minoranza di specie ittiche causando squilibri negativi sulle specie associate o interdipendenti.
In questo scenario l’apporto della scienza è di fondamentale importanza. Occorre abbandonare l’ambientalismo fondamentalista e lavorare in sinergia partendo dal fatto che il mare è una risorsa per tutti. La strategia delle quote, dei fermi temporali e della taglia minima sono scelte vincenti se supportate dagli studi della comunità scientifica e dalla responsabilità della politica europea ma soprattutto italiana.
In questo senso l’accusa di Miccichè e del neo-partito Forza del Sud: “Più che delle promesse per il futuro, i nostri territori hanno bisogno di fatti immediati. Ad esempio la scellerata decisione europea, senza che il nostro Paese abbia battuto ciglio, sulle quote tonno, è un provvedimento che ha distrutto le marinerie calabre e siciliane: bisogna intervenire con forza in Europa per salvaguardare un importante comparto economico del Sud”.

O.Nevoloso

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