sabato, Settembre 21, 2024
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Dal Cile un allarme : con il Progetto "HidroAysén” l'Italia contribuisce a distruggere la Patagonia

Secondo notizie che giungono dal Cile sembra proprio di no.  La società Endesa Chile (92° proprietà ENEL che è sua controllata dallo stato italiano con il 32% del capitale) starebbe portando avanti il progetto  “HidroAysén” sacrificando un vasto territorio della regione patagonica di Aysén,  23 mila ettari di boschi incontaminati e una grande riserva d’acqua dolce della Patagonia cilena., un angolo di paradiso patrimonio delle popolazioni locali e dell’intera umanità, per costruirvi un sistema che prevede la costruzione di cinque dighe per sfruttare le acque dei fiumi Baker e Pascua, in Patagonia e fornire energia a imprese straniere.

Un progetto che devasterebbe un angolo di paradiso terrestre incontaminato senza una vera ragione considerato che l’energia prodotta verrebbe trasferita ad oltre  tremila chilometri di distanza con linee di trasmissione  elettrica, sorrette da 3.800 torri di 70/80 metri, lunghe 2200 Km e attraverseranno il 51% del paese dal sud al nord. per soddisfare esigenze di aziende per la maggior parte operanti in settori produttivi altamente inquinanti. 

Oltre il danno della distruzione di un vasto territorio incontaminato e vitale per il pianeta, la beffa di vedere che l’energia prodotta serve per produrre rifiuti e materiali inquinanti.

E l’Enel? L’Enel rispetta l’ambiente per il progresso, almeno così asserisce negli spot pubblicitari (ingannevoli ??) pagati per il  32% con i soldi dei cittadini.

La protesta cilena ha varcato i confini dello stato sudamericano ed è giunta fino in Italia ed a questo punto la dirigenza dell’Enel dovrebbe quantomeno spiegare ai cittadini italiani come mai parla di rispetto di ambiente e poi, come sembra, dimostra di comportarsi come un bulldozer contro la natura incontaminata.

All’Enel il chiarimento …

Possiamo pensare che lo stato italiano possa intervenire per imporre l’alt all’Enel ?

Possiamo. Ma non è prevedibile !

 

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