domenica, Settembre 22, 2024
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Berlusconi rinuncia al nucleare ? E’ solo un problema di “legittimo impedimento”…

Sembra che il governo Berlusconi abbia fatto marcia indietro sul nucleare ma non sia ancora per quanto tempo durerà questa commedia, sicuramente questo ripensamento anche del ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo non è legato ad una coscienza ecologica, ma alla paura che il suo premier venga condannato, una strategia o una costrizione, per evitare di farci andare a votare al referendum del 12 e 13 giugno,  il quale prevede oltre all’abolizione del nucleare e privatizzazione dell’acqua pubblica anche il legittimo impedimento. A Berlusconi pare che interessi solo il legittimo impedimento per sfuggire ai processi.

Nello specifico, il legittimo impedimento permetterebbe al presidente  del Consiglio e ai Ministri di non recarsi in un’udienza penale qualora sopraggiungessero impegni di carattere istituzionale.

La Corte Costituzionale a gennaio ha ridimensionato l’applicabilità della Norma, ma un’eventuale vittoria dei sì la cancellerebbe del tutto.

Grazie al successo ottenuto alla Camera sulla prescrizione breve, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è ad un passo dall’annullamento del procedimento Mills, per scadenza di termini e, in successione, da quello Mediaset e Mediatrade (inoltre, i parlamentari-legali del premier, al Senato, sono già al lavoro per metterlo al riparo dall’inchiesta sul caso Ruby).

Se il referendum raggiungesse il quorum, essendo convinti che i SI sarebbero più dei no, in un sol colpo si cancellerebbe, la norma salva premier, la privatizzazione dell’acqua e la possibilità di accesso al nucleare nel nostro paese.

Mara Nicotra

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