La salute è un diritto fondamentale dell’umanità. Il Movimento Nazionale Cristiano-Liberale propone alla cittadinanza un programma di impegno politico sulla lotta ai tumori per accrescere l’informazione , la formazione e la denuncia su un problema che sembra latitante dagli impegni dell’amministrazione provinciale e dai responsabili della salute pubblica dell’ASP.
Non si capisce perché ,ancora oggi, nessuno si muova per la creazione del registro dei tumori nella provincia di Agrigento, utile per la ricerca epidemiologica e la prevenzione. Con riferimento al codice europeo contro il cancro, secondo gli oncologi le principali cause riguardano il 50% nelle abitudini non corrette, il 10% nei disservizi sanitari e il 40% nei fattori biologici e ambientali. L’M.N.C. vuole agganciarsi al progetto “ Europa contro il cancro” che si propone di ridurre il numero dei decessi attesi per tumore. Questo obietto si può raggiungere agendo su tre aree:
- Prevenzione primaria
- Screening
- Educazione e formazione
Le raccomandazioni principali abbracciano diversi principi fondamentali:
- Adottare un stile di vita sano. Ciò comporta in un’azione di informazione sui rischi del fumo, dell’obesità,della sedentarietà,dell’alcool, dell’esposizione al sole,dell’uso di agenti cancerogeni, del consumo alimentare ricco in grassi.
- Se diagnosticati in tempo molti tumori possono essere curati. Nasce l’esigenza di politiche sanitarie che prevedano servizi e programmi di screening come eseguire regolarmente il Pap-test, controllare il seno, prevenire il tumore al colon retto, vaccinare contro l’epatite B, ecc. ecc.
La logica dei buoni propositi spesso viene mortificata da politiche finanziare che mirano a indirizzare i fondi su progetti che interessano altri campi della sanità andando a penalizzare il servizio di base. Vedi il boom degli incarichi a consulenti esterni con una spesa sanitaria nella provincia di Agrigento di 329.954 euro (elaborazioni QdS su dati pubblicati su www.innovazionepa.gov.it).
Ad oggi, nessun medico, sia del territorio che ospedaliero, sa rispondere a queste domande : “ perché il Registro dei Tumori non esiste nella provincia di Agrigento? Perché nelle altre provincie della Sicilia invece è stato attivato?”.
Sapere l’incidenza , la tipologia del tumore su un territorio, potrebbe determinare l’attivazione di tutte le politiche sanitarie atte a contrastarne l’evoluzione, mirate alla guarigione e programmate per una migliore gestione delle risorse. Non è possibile che ogni provincia debba discutere con l’assessore regionale della sanità i tempi, le politiche e i modi con cui accedere a programmi che vadano a tutelare in nostro fondamentale della salute. Le tasse le paghiamo tutti e non è giusto fare classismo tra le varie provincie della nostra amata Sicilia: nessuno vuole sentirsi di serie B.