domenica, Settembre 22, 2024
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La crisi della politica e i problemi irrisolti della Sicilia

La Sicilia sta vivendo una della crisi economiche e politiche più profonde della sua storia, mentre nel palazzo si discute ancora di possibile quinto governo regionale, di nuovo partito e di  una guida del nuovo soggetto politico. Il Segretario del MPFE, Cutrona, ribadisce ancora una volta che  i problemi della Sicilia devono essere risolti senza  alchimie di nessun tipo.
Il bilancio della Regione è ormai al collasso, tanto è vero che gli addetti alla formazione professionale non ricevono stipendio da oltre quattro mesi, ma non solo la stessa formazione ormai è incontrollata perché si assume ulteriore personale a danno dei cittadini siciliani;
Le consulenze della Regione sono ormai una costante,forse non ci sono le dovute professionalità all’interno della Regione? Se ciò fosse vero perché allora ci sono stipendi da capogiro? Che cosa servono tutti questi soldi pagati ai dipendenti se poi si provvede a distribuire consulenze esterne? Nella logica di clientelismo è certo un fatto positivo, ma nella logica dei soldi dei cittadini è assolutamente negativo.
I fondi europei sono ormai cristallizzati al pagamento di stipendi, e non si investe in infrastrutture e occupazione.
Non ci sono sbocchi occupazionali che possano perseguire uno sviluppo della Regione.
Il Sindacato è attestato su posizioni di appartenenza politica e sbaglia,un sindacato moderno deve uscire dalla logica di appartenenza politica e promuovere e contribuire allo sviluppo della regione.
Tutto ciò porta di sicuro sfiducia ai cittadini che non possono certo approvare un dispendio di energie e di fondi per cose del tutto futili e privi di riscontro con i bisogni reali della Sicilia.
Gli artefici di questo scellerato scempio sono tutti i partiti che hanno governato anche quelli che non hanno governato ma hanno usufruito lo stesso  dei finanziamenti pubblici, non serve il mea culpa,ma solo nuovo modo di gestire la cosa pubblica  con la trasparenza e la legalità che sono indiscutibili e indifferibili per avere una buona amministrazione.
Serve allora una nuova classe dirigente che possa escludere tutti i vizi e le incrostazioni delle cose mal governate.
Se  Lombardo critica il malcostume cosa apprezzabile,perché non censura tutti i decreti autorizzati per il fotovoltaico che ha generato un mercato di vendita dei decreti stessi facendo lievitare i costi? Non è forse un malcostume nato sotto il suo Governo?  Si attivi allora per revocare tutti i decreti sul fotovoltaico facendo terminare questa speculazione di amici che stanno  provocando danni a coloro i quali avevano intenzione di realizzare un impianto.

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