venerdì, Novembre 15, 2024
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Palermo.Congresso AME: “Dal neonato all’adolescente-novità e vecchi problemi”. Medici a confronto sul tema della “transizione”.

AMESi è concluso sabato 18 dicembre il congresso di due giorni promosso dall’Associazione Medici Endocrinologi (AME) svoltosi nella suggestiva cornice del golfo di Mondello presso l’Hotel Splendid La Torre.
L’Osservatorio Sicilia ha partecipato alla due giorni del convegno con Sabrina Gottuso, nostra preziosa collaboratrice,  che ha avuto anche modo di porre alcune domande ai partecipanti. 
Pediatri,neonatologi,medici di medicina generale ed endocrinologi si sono riuniti per discutere di adolescenza,obesità infantile,Sindrome metabolica,Sindromi surreno -genitali,Sindrome adreno -genitale,Microinfusori,effetto della terapia con GH sui bambini nati piccoli per età gestazionale (SGA) e Scheda Sanitaria Adolescentologica.
I lavori sono stati presieduti dalla dott.ssa Daniela Gioia, U.O.C di Endocrinologia Azienda Ospedaliera Ospedali riuniti V. Cervello – Palermo,dalla dott.ssa Antonina Lo Cascio, pediatra di libera scelta nel Comune di Palermo e dal dott. Piernicola Garofalo , U.O.C di Endocrinologia Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti V. Cervello e presidente dall’AME.
Filo conduttore dei vari argomenti affrontati nel corso del congresso è stato il tema della “transizione”,importante fase che riguarda “il passaggio dall’adolescente e giovane adulto,affetto da condizioni medico-croniche,ad un’assistenza sanitaria non più bambino-centrica bensì tipicamente orientata alla cura dell’adulto”,spiega il dott.Giuseppe Raiola di Catanzaro .
Numerosi sono stati gli interventi degli esperti del settore palermitani e non.
Particolare attenzione è stata rivolta ai bambini nati SGA (small for gestational age),cioè quei soggetti che presentano peso e \o lunghezza inferiore alla norma.
Fino a qualche decennio fa,i bambini appartenenti a tale categoria non erano considerati a rischio;si ignoravano le possibili conseguenze che un intervento precoce potesse evitare.
Oggi,grazie a preziose ricerche scientifiche è possibile trattare i bambini nati SGA con il GH (ormone della crescita),evitando in tal modo l’insorgenza di importanti patologie cardiovascolari e metaboliche (obesità, insulino resistenza,ipertensione arteriosa ecc..)
I medici intervenuti concordano nel ritenere fondamentale effettuare accurati controlli in modo tale da poter attuare una politica di prevenzione.
Nel corso del congresso è emersa,infatti,la difficoltà degli operatori sanitari nell’individuare modelli gestionali e strutturali che consentano ai pazienti SGA una naturale transizione dal pediatra al medico di famiglia. Si constata ,infatti,che il percorso clinico subisce molto spesso delle battute d’arresto proprio nell’età in cui i bambini diventano adolescenti e sono costretti a passare dall’assistenza pediatrica a quella del medico di famiglia.
Il Dott. Garofalo si sofferma proprio su questo punto.   

(Osservatorio Sicilia) :- “Dott. Garofalo,lei ha detto che manca una cultura specifica allargata agli amministratori e mancano i luoghi stessi della transizione,potrebbe spiegarci meglio cosa intende con questa affermazione?”       
(Dott.Garofalo):- “la mia affermazione non vuole essere polemica,voglio semplicemente dire che non vi è la necessaria collaborazione tra medici e amministratori (…)non bisogna dimenticare che molto spesso la mancanza d’interazione tra le due parti è dovuta anche ad un terzo elemento:il paziente,senza la sua collaborazione il dialogo è ancora più difficile” 

Appare quindi necessaria l’apertura di un tavolo di discussione tra amministrazione,istituzioni e medici.
Un primo segnale positivo è stato dato dal Dott. Salvatore Di Rosa,direttore generale Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello,Palermo.
 (Osservatorio Sicilia ) :-“ Dott. Di Rosa,lei ha affermato che Palermo diventerà un centro d’eccellenza infantile…” 
(Dott. Di Rosa) “ Si,mi riferisco alla nascita del progetto CEMI (centro di eccellenza materno infantile),struttura ospedaliera già in costruzione in un’ area adiacente all’Ospedale Cervello. Palermo ha una grande tradizione pediatrica. Il centro diventerà un punto di riferimento per tutta l’Italia meridionale . In collaborazione con l’Ospedale pediatrico “Bambin Gesù” sarà aperta una della migliori cardiologie e cardio-chirurgie pediatriche d’Italia.”
(Osservatorio Sicilia):- “Tra quanto sarà pronto il CEMI?” 
(Dott. Di Rosa):- “Contiamo di finire i lavori entro due anni e mezzo; al momento il reparto è stato spostato al San Vincenzo di Taormina (…) La prossima settimana sarà aperto un pronto soccorso pediatrico all’Ospedale Cervello,che  sarà operativo fino alla conclusione dei lavori nell’adiacente CEMI. Quando entrerà in funzione questo centro d’eccellenza tutti i reparti pediatrici, fino ad ora dislocati qua e là, saranno riuniti in un unico complesso e i reparti degli altri ospedali rimasti vuoti saranno destinati ad altre importanti funzioni”
 Il progetto CEMI sembra accendere la speranza in un momento in cui i tagli alla sanità si fanno sentire. La preziosa collaborazione con il Bambin Gesù permetterà anche di aggiornare la formazione del personale sanitario siciliano.
Ottime speranze anche nella ricerca scientifica. Palermo si fregia di un prezioso premio per la “migliore idea innovativa sulle malattie rare del sangue”.
 “Il merito è del prof.  Maggio che ha presentato una nuova tecnica di diagnosi prenatale per prevenire la talassemia:la celocentesi (…)Inoltre, io ho trasformato un reparto ospedaliero per l’Ematologia delle malattie rare del sangue e degli organi emopoietici” afferma il dott. Di Rosa
Insomma,è difficile stimare quanto tempo sarà necessario per risolvere vecchi e nuovi problemi emersi nel corso del congresso,ma è indubbio che la sanità siciliana abbia in cantiere tanti buoni progetti e possa vantarsi di grandi medici dediti con passione alla loro professione.
 Sabrina Gottuso

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