Esercizi commerciali e cantieri edili sotto la lente d’ingrandimento degli ispettori del lavoro e dei Carabinieri del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro) nella campagna d’estate contro lo sfruttamento del lavoro nero e la violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro.
Bar, gelaterie, pizzerie, discoteche, negozi di abbigliamento, mercati rionali, cantieri edili, gestiti in alcuni casi da imprenditori improvvisati e senza mezzi adeguati, sono stati controllati dai militari del Nil e dagli ispettori del lavoro in tutta la provincia di Palermo.
E’ stata sospesa l’attivita’ di 48 tra esercizi commerciali e cantieri edili, per aver utilizzato manodopera in “nero”, violato le norme sulla sicurezza, la normativa sui minori, l’esercizio di sistemi di vigilanza sprovvisti di autorizzazione. Sono stati adottati verbali di illeciti amministrativi per le violazioni delle normative sul collocamento e la tenuta dei libri paga e matricola pe r un importo di 1.050.217,63 euro. Sono stati denunciati alla Procura della Repubblica i 96 datori di lavoro per le violazioni delle leggi sulla sicurezza; sono stati contestati 283 reati e elevate sanzioni amministrative per un 1.058.729,25 euro. E’ stata verificata la posizione di 506 lavoratori di cui 149 “in nero”.
L’operazione dei Carabinieri del NIL, consentirà anche di recuperare contributi evasi per circa 350.131 euro. “I controlli continueranno – assicurano dall’ispettorato regionale del lavoro e dal comando del gruppo Carabinieri per la tutela del lavoro – puntando soprattutto a rilevare l’osservanza della normativa sull’orario di lavoro e sul riposo settimanale.
Non e’ da escludere infatti che i lavoratori occupati utilizzino le proprie ferie per lavorare in nero in altre aziende, con l’ulteriore rischio di pregiudicare il recupero delle proprie energie psico-fisiche. Il superamento dell’orario di lavoro produce nel lavoratore uno stress aggiuntivo, causa frequente di infortuni sul lavoro. L’attività di intelligence da parte dell’organo ispettivo e delle parti sociali sarà ulteriormente affinata per prevenire e reprimere possibili casi di doppio lavoro”.
C’è da augurarsi che analoghe iniziative dei Carabinieri, pur con la ristrettezza di mezzi e di uomini, possa continuare non solo nella provincia di Palermo ma su tutto il territorio siciliano, martoriato dall’abusivismo e dal lavoro in nero.