sabato, Settembre 21, 2024
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Rifiuti. L’ATO Ragusa Ambiente presenta la “barriera vegetativa polifunzionale”

Questa mattina, presso la sede operativa dell’ATO a Ragusa, è stato presentato il progetto di barriera vegetativa polifunzionale a supporto tecnico dell’adeguamento della discarica sita in contrada Cava dei modicani a Ragusa.
In sintesi la barriera vegetativa assolve alla funzione richiesta di mitigazione visiva, ma sceglie le specie anche per le due funzioni fonoassorbenti e di assorbimento degli inquinanti, ed infine coglie l’obiettivo di corridoio naturalistico verde della “green way”ciclabile.
Il progetto è stato redatto dall’Ingegnere naturalistico Gianluigi Pirrera che è anche il progettista, per conto della Regione Siciliana, della Green way ciclabile che da Siracusa arriva fino a Ragusa che punta ad una rifunzionalizzazione della ex strada ferrata che attraversa proprio la discarica di Ragusa e che va appunto convertita in ciclabile.
Si tratta di un progetto pilota ed innovativo a livello nazionale.
La discarica comprensoriale per RSU di Cava dei Modicani necessita di un filtro biologico che abbia la funzione di schermo visivo per la protezione per i veicoli della strada provinciale“Ragusa Chiaramonte Gulfi” sottostante.
Le discariche sono ambienti estremi per le piante e accorgimenti tradizionali non garantiscono la crescita perché il problema è complesso.
Peraltro l’area di intervento è in larga massima, e sia pur con l’obiettivo di “green way” (corridoio verde), prevista in un progetto di massima del 2009 di “rifunzionalizzazione della ex strada ferrata” che attraversa proprio la discarica e che deve esser convertita in ciclabile. Tale progetto, a cura della Provincia Regionale di Ragusa, è stato approvato in linea tecnica, è in attesa di finanziamento ed è stato curato per gli aspetti ambientali dall’ing. Pirrera quale consulente esperto di ingegneria naturalistica.
Il progetto per la discarica di Ragusa nel dettaglio prevede così un impianto “pilota” di importo limitato (€ 30.000,00 circa) ma una “barriera vegetativa polifunzionale” (paesaggistica, di controllo dell’aerodispersione ed antirumore, oltre alla funzione ecologica) e che sia stralcio del progetto di massima della ciclabile.
Alla presentazione del progetto erano presenti il Sindaco di Ragusa Nello Dipasquale, il Dirigente dell’Area Tecnica Fabio Ferreri ed il Collegio dei Liquidatori con il Presidente Fulvio Manno, il Vice Presidente Salvatore Campo ed il componente Giuseppe Sulsenti. 
FUNZIONE DELLA FASCIA
La fascia è composta sia da componenti arboree che arbustive ed aromatiche.
La funzione mitigatrice si svolge attraverso un quintuplice obiettivo:

  1. Riduzione dell’impatto visivo della discarica: cioè schermare a diverse altezze
  2. Fonoassorbenza proporzionale alla densità vegetativa della sezione
  3. Controllo dell’aereo dispersione degli inquinanti provenienti dalla discarica
  4. Realizzazione di corridoi ecologici di connessione (“green way”) tra le aree esterne alla discarica in punti di fragilità ecologica della REU (rete ecologica urbana) di Ragusa. L’obiettivo ecologico è particolarmente importante quest’anno, 2010, anno della Biodiversità.
  5. Contenimento perimetrale dell’erosione da ruscellamento proveniente dalla discarica

 
SCELTA DELLE DELLE SPECIE
La scelta tiene conto di specifiche problematiche
a) Biotecnica radicale per arbustive Cappero, Ginestra e Ginestra spinosa, Lentisco, Olivastro, ed erbacee perenni quali la Disa.
b) Resistenza agli inquinanti aeriformi e quindi in più la Rosa canina e i perastri selvatici.
c) Fono assorbenza e quindi le querce.
d) Paesaggio e quindi in più Carrubo e Gelso.
Non c’è motivo, quindi, di usare specie alloctone perché buone capacità si hanno con le specie nostrane.
 INTERVENTI PREVISTI
La Fascia tampone segue lo schema costruttivo delle “siepi a tetto”, cioè con gli elementi arborei più grandi al centro, affiancati da arbusti a media e piccola altezza.  
Il limitato budget ha comportato la progettazione di una barriera vegetativa di 3 livelli:
ü  1° livello – Esclusivamente arborea a 2 specie per una lunghezza di circa 950 metri (quasi tutto il fronte sulla strada provinciale ed il fronte verso Chiaramonte Gulfi) ed ampia 10 metri circa; Lo schema mostra l’efficacia di schermatura alle diverse altezze: nulla oltre la chioma più alta e massima alle più basse altezze. 
ü  2° livello – Esclusivamente arborea, ma a maggiore densità –  4 specie) per una lunghezza di circa 300 metri ed ampia 10 metri circa sui 950 metri del 1° livello; Lo schema mostra la maggiore efficacia della barriera, soprattutto alle altezze inferiori.
 ü  3° livello – Intervento “pilota” completo. Si tratta di una barriera arborea ed arbustiva per una lunghezza di circa 200 metri a partire dal cancello di ingresso sui 300 di 2° livello ed ampia 10 metri circa a cui aggiungere almeno altri 10 – 20 per l’attecchimento di graminacee perenni e bassi arbusti quali capperi e palme nane. Lo schema mostra come l’intervento di semina con fiorume e l’ampliamento vegetazionale oltre i 10 metri del 1° e 2° livello, rende particolarmente efficace l’intervento e massimizza l’aumento di biodiversità

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