sabato, Settembre 21, 2024
HomeAmbienteRifiuti. Da Erice il Sindaco Giacomo Tranchida dichiara: non pago il pizzo...

Rifiuti. Da Erice il Sindaco Giacomo Tranchida dichiara: non pago il pizzo ad Aimeri Ambiente

Sin dall’inizio del (dis)servizio in gestione Aimeri Ambiente, i Sindaci di Erice e di Valderice, sono stati scrupolosi amministratori ed da subito hanno cominciato a denunciare gravi carenze e violazioni del contratto da parte della società di Rozzano Milanese.

Il Sindaco di di Valderice, Camillo Iovino, durante la trasmissione “Sotto la lente” andata in onda il 23 marzo scorso sui Canale2, emittente del trapanese,  è stato molto chiaro nel dichiarare che la sua amministrazione avrebbe provveduto e defalcare dalle fatture dell’ATO1 Terra dei Fenici, le somme corrispondenti ai mancati servizi non garantiti da Aimeri Ambiente.

Tranchida intervenuto telefonicamente aveva dichiarato che la raccolta differenziata costa ma bisogna farla funzionare meglio, ma è necessario che ad un costo corrisponda elevato una prestazione puntuale efficiente. Ha concluso Tranchida, affermando che “e un giorno si e un giorno no faccio contestazioni all’ATO1”.

 Ultimamente Carini, sindaco di Marsala,  ha diramato un comunicato con il quale informava la cittadinanza che l’amministrazione di Marsala aveva quantificato in 600 mila euro l’importo relativo ai mancati servizi di Aimeri nella città.

Nella realtà le violazioni al CSA da parte di Aimeri Ambiente comportano disservizi gravi e danni ingenti. Basti pensare che a Marsala la raccolta differenziata, a distanza di un anno risulta fortemente deficitaria e non è garantita per tutto il territorio, e non viene garantita in tutto il territorio cittadino la pulizia delle strade, il diserbo e la pulizia del cimitero.

Marsala per pulire il cimitero ha dovuto indire una nuova gara assegnando il servizio ad altra azienda, pagando quindi due volte lo stesso servizio, cosa identica, anche se in verità è stato solo uno spot pubblicitario, per il diserbo delle strade e delle vie cittadine. L’amministrazione, considerato che Aimeri non lo effettuava, ha appaltato il servizio ad altra società.

Evidentemente Aimeri Ambiente può vantare un blasone tale da incuotere timore reverenziale nei suoi confronti, perché in generale tutte le sue violazioni al contratto speciale d’appalto, sembrano passare sotto silenzio.

Il silenzio, e l’inerzia degli amministratori che malgrado le gravi violazioni non se la sentono di rescindere il contratto di servizio con l’ATO1 Terra dei Fenici, che da parte sua appare incapace di far rispettare gli obblighi contrattuali ad Aimeri, ha una conseguenza grave. Quasi tutti i comuni (dis)serviti da Aimeri Ambiente, hanno deciso un consistente aumento della TARSU che in alcuni casi va fino all’80% della tariffa rispetto all’anno precedente.

E’ notizia di due giorni fa la dura presa di posizione del Sindaco di Erice, Tranchida che senza mezzi termini afferma che “questa amministrazione non pagherà il “pizzo” alla ditta Aimeri Ambiente srl, in presenza di così evidenti disservizi che ogni giorno mortificano i cittadini ericini e questo esecutivo”.

Tranchida ha precisato anche di aver “in più occasioni questa amministrazione si è premurata di chiedere all’ATO un intervento concreto nei confronti della ditta Aimeri per la disfunzione del servizio reso visto che buona parte del territorio, a causa della mancata diserbatura e ramazza tura, sono presenti condizioni di degrado igienico-sanitarie al limite dell’incolumità pubblica. Inoltre ai bordi dei marciapiedi o sugli stessi e per le strade si trovano rifiuti di ogni genere e il tutto il palese violazione contrattuale”

Una situazione analoga se non inferiore a quella che si presenta quotidianamente a Marsala senza apparente interesse da parte dell’amministrazione.

E Aimeri? Silenzio su tutti i fronti e disservizi per tutti i gusti. Tanto i sindaci stanno zitti e i cittadini pagano.

Si perché bisogna considerare che qui nell’area dell’ATO1 Terra dei Fenici, la ditta viene regolarmente e profumatamente pagata per i suoi (dis)servizi.

Non è come il caso Belice Ambiente che sono senza soldi e non pagano i lavoratori.

Ed allora continuiamo a chiederci : a chi fa comodo questa situazione ?  

Come è possibile che una azienda imponga il suo “modus” (ino)perandi, facendosi pagare servizi che in realtà non rende.

E nessuno sembra in grado di imporre la rescissione del contratto malgrado le palesi, continue e gravi violazioni contrattuali di Aimeri.

Un motivo ci sarà? O no ?

Più popolari

ultime notizie