venerdì, Novembre 15, 2024
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Sanità. Russo: non esiste un caso Messina. Probabilmente perché è un caso nei casi quotidiani

“Non esiste nessun nuovo caso Messina. Certe notizie, che creano allarme sociale, andrebbero ben verificate prima di essere pubblicate”. Questo è quanto il super assessore alla sanità Russo ha dichiarato a proposito dell’ennesimo caso, pubblico, di mala sanità evidenziatosi a Messina.
Russo riferisce, a proposito della morte del neonato, che secondo quanto e’ stato “prontamente” accertato dalla direzione generale dell’azienda ospedaliera “Papardo – Piemonte” di Messina, non e’ avvenuto nulla che possa essere messo in relazione ai fatti verificatisi il mese scorso al Policlinico di Messina”.
La fretta è cattiva consigliera e quindi secondo Russo la realtà è ben diversa di quella che è stata troppo frettolosamente raccontata.
Ma allora, se i fatti sono completamente diversi di quelli raccontati perché ha aggiunto che “Faremo gli opportuni approfondimenti ma la situazione al momento e’ ben diversa da quella che e’ stata troppo frettolosamente raccontata”.
La politica si sa lascia sempre ampi margini di retromarcia nelle dichiarazioni e Russo che ha imparato bene l’arte del politichese, ha opportunamente aggiunto “al momento è ben diversa”.
Tutto da verificare quindi, ed allora, l’assessore Russo avrebbe fatto meglio a prendere atto della notizia e limitarsi a dichiarare che l’assessorato “aprirà una indagine”.
La fretta è una cattiva consigliera e certe difese ad oltranza senza verifiche appaiono controproducenti. 
Il caso MEssina fa sorgere spontanea una domanda: quante indagini dovrebbero essere avviate per i continui disservizi che quotidianamente i cittadini subiscono da strutture disorganizzate, e sempre più carenti in qualità e quantità di servizi?
Una per tutte. Il mega ospedale di Marsala costato 80 milioni di euro, equipaggiato con oltre 230 posti letto, ed aperto solo quest’anno dopo una attesa di oltre trent’anni, indicato come un nuovo polo ospedaliero di eccellenza, mostra, in un concentrato regionale, tutte le pecche e tutte le deficienze tipiche di un sistema al collasso per i continui tagli al budget che colpiscono i cittadini a cui non viene garantita una adeguata sanità in relazione agli elevati costi derivanti da disorganizzazione e sprechi.
Non c’è un nuovo caso Messina, semplicemente perché Messina è uno dei casi e l’assessore è convinto che tutto va bene perchè, molto probabilmente, la situazione che gli viene relazionata, è molto diversa dalla “realtà” quotidiana.
Rinnoviamo l’invito all’assessore di farsi un giretto con noi per capire la realtà della sanità siciliana.
Un giretto in incognito, senza scorta e senza “avvertimenti”.
Solo allora forse, realizzerà quali e quanti danni ha provocato con la sua grande operazione di tagli e cuci.

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