venerdì, Novembre 15, 2024
HomeSanitàSanità. Grande operazione all’Ospedale di Marsala … impiantato un pace maker...

Sanità. Grande operazione all’Ospedale di Marsala … impiantato un pace maker !

pake makerSi sa, la pubblicità è l’anima del commercio ma spesso la pubblicità è ingannevole perché il prodotto venduto non corrisponde alle caratteristiche “pubblicizzate”.

In Sicilia, terra di grandi pensatori e grandi comunicatori istituzionali,  ovvero di grandi diramatori di comunicati stampa,  succede spesso che vengano pubblicizzate solamente le intenzioni  le pensate. Quasi mai si pubblicizzano fatti concreti.

E quando fatti concreti non se ne hanno, si cerca di fare lo scoop fidando su una informazione benevola capace di far diventare grande quello che grande non è, spesso per cercare di distogliere l’attenzione del cittadino  da deficienze e disorganizzazioni di questo o di quell’ente statale, regionale, provinciale o comunale.

Nei giorni scorsi abbiamo letto con grande risalto che all’ospedale di Marsala è stato eseguito “un  innovativo intervento presso l’Unità Operativa di Cardiologia del Presidio Ospedaliero “Paolo Borsellino”  di cui è responsabile il Dr. Gaspare Rubino”.

L’innovativo intervento altri non era che una semplicissima e banalissima operazione di impianto di un pace maker, ovvero uno stimolatore cardiaco, un paziente di 69 anni.

Una operazione di piccola entità che si effettua senza problemi e senza particolari preparativi anche nelle persone anziane. L’impianto dura un’ora e mezza circa e richiede, di norma,  una degenza in ospedale di due giorni.

Secondo il Dr. Giovanni Pipitone, primario dell’Ospedale di Marsala,  “L’impianto di questa innovazione tecnologica messa in atto dal Dr. Puntrello è un evento di notevole importanza in quanto consente anche ai portatori di pace-maker di eseguire risonanze magnetiche senza problemi ne limitazioni, ponendo ad un alto livello qualitativo e assistenziale la Cardiologia dell’ospedale di Marsala”.

Sempre secondo quanto ha spiegato il dr. Puntrello a Marsala.it, “La scelta di tale nuovo tipo di pace-maker, i cui cateteri vengono avvitati all’interno del cuore, è stata motivata dal fatto che il paziente è affetto da una neoformazione cerebrale, e quindi necessita di ripetute risonanze magnetiche nel follow-up. I pace-maker attualmente in commercio, nonostante l’elevata tecnologia, hanno una importante limitazione rappresentata dal divieto assoluto ad eseguire una risonanza magnetica poiché la cassa del pace-maker e il catetere posizionato all’interno delle camere cardiache sono metallici, e quindi soggetti con la risonanza magnetica a surriscaldamenti, con rischi di lesioni, perforazione o ustione dei tessuti circostanti e con possibili danni anche a carico dei circuiti elettronici dell’apparecchio. Si tratta quindi di una importante innovazione tecnica, considerato che la risonanza magnetica è un’indagine diagnostica essenziale per la diagnosi di moltissime malattie”.

Bello e innovativo ma purtroppo una invenzione che invenzione non sembra visto che l’impianto di un pace maker di tale generazione è stato eseguito IN PRIMA ASSOLUTA AL MONDO a Roma nel 2009 dal Professor Massimo Santini, Direttore della Cardiologia all’Ospedale San Filippo Neri di Roma che ha spiegato: «questo “innovativo” pace maker, realizzato da  Medtronic  annulla del tutto i rischi di interferenze con i forti campi magnetici della risonanza. Un passo in avanti risolutivo: basti pensare che sono oltre 300.000 gli italiani con pacemaker a cui è stato negato questo importante esame diagnostico, benché indicato, a causa appunto delle interferenze elettromagnetiche fra i due strumenti».

Allora cosa c’è di innovativo nella banale operazione di impianto di un pace maker, anche se di ultima generazione, eseguita all’Ospedale di Marsala?

Quella di Roma si che era una notizia da riportare perchè si utilizzava per la prima volta una apparecchiatura di nuova concezione, ma l’operazione in se  non era e non è una notizia …

Questo nel mondo, a Marsala invece, anche una operazione di routine fa notizia e questo ci fa capire che tipo e che qualità di sanità i siciliani hanno.

Più popolari

ultime notizie