sabato, Settembre 21, 2024
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Rifiuti. Grave fallimento della politica regionale

A Caltanissetta, continua ad oltranza a Caltanissetta lo sciopero dei netturbini che non hanno accettato la proposta formulata dal sindaco Michele Campisi.
Nell’area (in)gestita da Belice Ambiente, l’ATO2 del trapanese definito  non tanto tempo “virtuoso” e modello da seguire, in piena crisi economica e gestionale.
A Palermo, l’Amia è assillata dai debiti e la città è invasa da discariche di rifiuti.
L’ATO1 Terra dei Fenici, altro ATO nato nella disastrata provincia (incostituzionale) di Trapani, non garantisce ai cittadini il rispetto delle condizioni contrattuali capestro e lascia Aimeri Ambiente fare il bello e il cattivo tempo. La società lombarda, arrivata come una potente e gioiosa macchina da guerra, alla fine si è rivelata inefficiente e disorganizzata con l’aggravante che buona parte del territorio marsalese non ha mai visto una spazzatrice pulire le strade oppure operai tagliere le erbacce lungo la strada.
E tutto ciò mentre il sindaco Carini, con una ordinanza illogica che a tutti è apparsa come un grande aiuto ad Aimeri, ha esteso l’orario di raccolta rifiuti fino ad otto ore al giorno mentre il contratto impone alla società il ritiro entro le due ore (‘estate) dal conferimento da parte del cittadino.  Vaste aree della città sono diventate discariche di rifiuti abbandonati da cittadini che esasperati non trovano di meglio che gettarli per strada.
Enna è invasa dai rifiuti…
E problemi vari, che variano dall’organizzazione aziendale ai servizi che non vengono resi, ce ne sono un po’ ovunque in Sicilia.
La Sicilia con Cuffaro aveva puntato sugli inceneritori e le lobbies del nord già contavano quanto avrebbero guadagnato sulla pelle dei siciliani.
Poi arriva Lombardo e, giustamente, rinuncia agli inceneritori ma da oltre due anni stiamo aspettando quale soluzione intende adottare per mettere ordine nel pianeta rifiuti siciliano.
Nessuno evidentemente gli ha ancora fatto notare che esistono impianti all’avanguardia ed ecologici che portano il nome di Anaerobici e pirolotici per il trattamento dei rifiuti che hanno il difetto di costare poco, non inquinare, non rilasciare residui, e produrre ricchezza in termini di energia elettrica.
Nel frattempo, il caos generale che sembra un caos organizzato, o meglio, opportunamente diretto.
E in questo caos chi ci rimette, è la Sicilia e i siciliani.
La giunta Lombardo è troppo impegnata ai giochetti di potere e al teatrino della politica per potersi seriamente interessare dell’amministrazione dell’Isola.
La parola d’ordine a Palazzo D’Orleans e a Palazzo Reale sembra essere: … dateci più soldi !
Il resto? Lasciamo perdere!

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