sabato, Settembre 21, 2024
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Raffalele Lombardo commissario ai “rifiuti” sotto tutela dei prefetti. Ed infine fu emergenza. E dal nord che tirano le fila?

Dagli e dagli, alla fine Raffaele Lombardo da Catania ha avuto quello che voleva, ovvero, la nomina a Commissario straordinario per “l’ennesima” emergenza siciliana.
Quello che non ha saputo fare da Presidente della Regione ora dovrebbe farlo da commissario perché ha più poteri, almeno questo dovrebbe essere il senso delle sue pressanti richieste, meglio dire suppliche, al presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, che  non ha perso tempo a decretare ieri lo stato di emergenza per i rifiuti in Sicilia fino al 31 dicembre 2012, e nominato il governatore Raffaele Lombardo (guarda caso presente presente alla seduta di Palazzo Chigi avvalendosi della norma statutaria che lo vede “ministro” quando si discute di affari che riguarda la Sicilia, indirettamente o direttamente) commissario per l’emergenza. L’ordinanza della Protezione civile riguarda tutto il territorio regionale e prevede che il commissario potrà avvalersi di quattro soggetti attuatori e dei prefetti dell’Isola.
Quest’ultima “nota” fa pensare che il nuovo commissario sia stato messo sotto tutela di quei prefetti che in Sicilia sono un retaggio coloniale ed anticostitutizonale, essendo per Costituzione, leggasi Statuto, il presidente della Regione il rappresentante dello stato in Sicilia.
Non sembra che Lombardo abbia sollevato eccezioni e questo la dice lunga sulla verve autonomista del fondatore del movimento per le autonomie, non per l’autonomia (sic).
E con il commissariamento spuntano le ipotesi ben viste dai gruppi industriali e finanziari del nord: gli inceneritori, eufemisticamente chiamati termovalorizzatori per far passare l’idea che si tratti di impianti “ad emissioni spurie zero” e senza scarti di lavorazione,dimenticando, o nascondendo che il totale del 25% del lavorato viene restituito come rifiuto “speciale”.
 Per predisporre un servizio di rifiuti adeguato, ovvero la differenziata, il governo ha concesso al nuovo commissario sotto tutela, tempo fino al 31.12.2011 ma gli ha anche assegnato tutti i poteri per poter rilasciare tutte le autorizzazioni necessarie per la costruzione degli impianti di smaltimento.
Che goduria per il nord.
A nessuno fino ad oggi è passato per la  mente che tutto il caos rifiuti potrebbe non essere casuale ?
Perché non si vanno a vedere i contratti con certe società del nord che stanno invadendo la Sicilia “offrendo” servizi scadenti a costi elevati con il benestare della politica ?

Differenziata by Aimeri
Differenziata by Aimeri

Noi da tempo ci stiamo occupando di Aimeri Ambiente e del contratto di appalto che l’ATO 1 Terra dei Fenici ha firmato con la società del gruppo Biancamano Spa, che è controllato dalla Pizzimbone S.A. Lussemburgo, paese considerato OFFSHORE , perchè garantisce ai non residenti l’esenzione di ogni tipo di tassa sul reddito, ritenute su dividendi e su capital gain !
Con l’avvento di questa società il servizio di raccolta rifiuti non sembra assolutamente essere migliorato, nel contempo, la TARSU per i cittadini ha avuto un aumento medio del 60% rispetto al passato.
Nel caso di Aimeri Ambiente, che dovrebbe gestire la raccolta “integrata” dei rifiuti e garantire servizi quali la pulizia delle strade comunali, del diserbo delle strade, della pulizia dei cimiteri e quant’altro previsto dal capitolato speciale d’appalto, in realtà sembra limitarsi ad effettuare, in modo assolutamente deficitario, la raccolta differenziata. Ma anche sulla differenziata ci sarebbe molto da dire.
Ed allora. Se veramente si vuole risolvere il caos rifiuti si vada alla radice, si vada a verificare certi contratti che stanno strangolando economicamente interi territori dell’Isola, avendo come ritorno, disservizi, inefficienza, costi elevati e assenza di una classe politica in grado di far rispettare i contratti.
Questo, in sintesi dovrebbe fare Raffaele Lombardo, ma siamo certi che non lo farà.
Penserà ai “micro” inceneritori, dimenticando che esistono impianti di smaltimento di rifiuti tecnologicamente avanzati e che garantiscono assenza di inquinamento e scarti di lavorazione, e cosa non secondaria, energia pulita!
Parliamo degli impianti anaerobici e pirolitici, tanto invisi ai gruppi del nord perché più vantaggiosi, per loro, gli inceneritori.

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