Ma è mai possibile che me ne accorgo solo io (e pochi altri) che la nostra città, il nostro territorio comunale, è diventato “vergognoso”? Sporco, trascurato, abbandonato…
Mancava solo questa raccolta differenziata, fatta e realizzata solo a uso e modo esclusivamente nostro. Non esiste città vivibile al mondo dove la raccolta dei rifiuti avvenga nel pieno giorno e non nelle ore notturne. Non esiste comune dove la puzzolente e poco decorosa spazzatura rimanga per giorni negli angoli della città, a qualsiasi ora. In questo periodo mi vergogno di essere un cittadino marsalese, che paga regolarmente le tasse (spazzatura, cara, compresa).
Marsala è una città sporca, fra carte, rifiuti e inciviltà. Bottiglie di plastica abbandonate a terra, cassonetti della differenziata stracolmi. Cestini e cestoni sempre pieni, cartacce lungo i marciapiedi, ceppi di alberi diventati
ricettacolo di ogni tipo di rifiuto, materiali ingombranti abbandonati nelle periferie. Il panorama che ogni singolo turista vede è sempre lo stesso: quello di una città sporca, trascurata, con le strade trasformate in discariche e con i cassonetti riempiti all’inverosimile.
A Marsala è impossibile fare la raccolta differenziata da un giorno all’altro, anche perchè si è “partiti” con il piede sbagliato, con pochissima informazione e diffusione dei servizi, degli orari, degli obblighi. Dove vivo io sono arrivati i contenitori circa un mese fa e ci hanno detto poco a tal proposito: “il 1° di febbraio iniziate a fare la raccolta differenziata”. Stop, punto, chiuso argomento. “Mia madre è rimasta due giorni con i secchioni pieni sotto le finestre e il cattivo odore arrivava fino al secondo piano, dove lei abita”, protesta Antonio che mi ha inviato una mail.
Il biglietto di presentazione della nostra (c’era una volta) Marsala è un
accumulo di rifiuti. Le periferie fanno la raccolta differenziata per i fatti loro: ecco un water, apparecchi televisivi, divani, materassi, tavoli, mobili e lavatrici abbandonati vicino al boschetto di Ciavolo, e non solo. Qui il degrado è sovrano incontrastato.
Non mancano infatti le classiche buste dei supermercati buttate a terra. Contro l’inciviltà dilagante il Comune dovrebbe correre ai ripari, magari con le guardie ecologiche volontarie. Una necessità quella di un maggiore controllo ambientale vero. E per la differenziata ci vorrebbe una informazione che arrivi a tutti: a casa, nei grandi locali dove si discuta e si chiarisca tutto. Da alcuni anni a questa parte registro un grave calo di senso civico e di amore della gente per Marsala, che è sporca e violata. La mappa dei punti dove regnano degrado e sporcizia è assai estesa.
Dove sono i partiti politici? Dove sono i deputati regionali e nazionali?
L’opposizione sicuramente vive in un mondo diverso da questo “fumere” che tutti vedono. Ma è mai possibile che abitiamo in una città “morta” sotto tutti i punti di vista? Politica zero, voglia di ribellarsi zero, voglia di protestare zero. La colpa non è di nessuno ovviamente, se succede a Palermo e Napoli perchè non deve succedere a Marsala…?
Altro che via “Bettino Craxi”, qui ci vuole la via “Della munnizza fitusa”.
Enzo Amato