sabato, Settembre 21, 2024
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A Bagheria, cemento a go go. Tolti i vincoli di inedificabilità in vaste aree della città

Bagheria vista dall'alto
Bagheria vista dall'alto

Si tornerà presto a riedificare nelle zone stralciate del piano regolatore di Bagheria. Il 31 dicembre scorso è stato notificato al Comune di Bagheria il decreto regionale n. 1352/D.R.U. dell’assessorato Territorio e Ambiente – dipartimento regionale urbanistica che approva definitivamente il piano regolatore delle zone stralciate e di revisione del regime vincolistico derivante dal nuovo studio geologico e agro-forestale del territorio bagherese.
In altri termini è stato completato l’iter che renderà possibile edificare in una vasta area della città.
Nel decreto si legge che “la pianificazione delle zone B2, ambito 17 denominato “Svincolo” e zona B3 posta a monte, e la revisione del regime vincolistico, discendente dal nuovo studio geologico e da quello agricolo-forestale, del comune di Bagheria è da ritenere approvabile ad esclusione della zona B2, ambito denominato “Palagonia” e della zona B3 a valle dell’autostrada (zona Villarosa).
In pratica la zona compresa tra via Mole, via Filippo Buttitta (zona autostrada) e via Serradifalco (ambito 17 zona B2) per una superficie totale di 521.196 mq. e la zona a monte dell’autostrada B3 pari ad una superficie di 97.708 mq. possono essere già aree cantierabili.
618.900 metri quadri circa dove i privati potranno effettuare lavori di completamento, ristrutturare, riqualificare, riedificare, riqualificare e dove potranno sorgere nuovi servizi.
Non così invece per le aree che ricadono nella zona B3 a monte e nella zona di ambito 12 “Palagonia” che è circoscritta dalle vie del Cavaliere, via Mattarella e via papa Giovanni XXIII, dove non si potrà ancora edificare per effetto della scadenza quinquennale dei vincoli preordinati all’espropriazione delle aree destinate a servizi pubblici del PRG.
Circa 5 mila vani, 3 mila unità abitative sono potenzialmente a disposizione nella aree stralciate che hanno passato il vaglio dell’approvazione regionale, servendo un’utenza che supera i 15 mila abitanti.

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