Ma la cosa è maledettamente seria! Chissà se in caso di necessità l’assessore alla sanità Massimo Russo si fiderà di essere “assistito” da questi autisti “soccorritori” esperti in situazioni di emergenza e urgenza. Ma probabilmente potrà contare su una corsia preferenziale come del resto tutti gli appartenenti alla casta …
La sanità è stato sempre considerato il settore del business per eccellente e molto spesso non ci si rende conto che è in giuoco la vita dei cittadini. Ma forse questo aspetto di secondaria importanza per chi governa.
E a confermarlo è il caso che vi sottoponiamo riferito all’incredibile “preparazione” professione del personale autista soccorritore del 118 siciliano, “adeguatamente selezionato dal CIAPI (Centro Interaziendale Addestramento Professionale Integrato), controllato dalla Regione Siciliana … e sottoposto ad esami di idoneità finali con una commissione composta da cinque membri.
Sconcertati, allibiti,vergognati, inc….ti? E’ difficile spiegare le sensazioni che proviamo e che riteniamo proveranno i nostri lettori nell’apprendere che la Regione Siciliana ha speso ben 9 milioni di euro per selezionare e “formare”, attraverso uno specifico corso presso (CIAPI) tutto il tpersonale “Operatore esperto in situazioni di emergenza – urgenza”, ma soprattutto, che con l‘avvallo dei sindacati, il personale che si afferma essere stato selezionato ed addestrato con un corso di 240 ore, come esperto in situazioni di emergenza urgenza, abbia sostenuto un esame, è un modo di dire, come quello che vi presentiamo, che definire ridicolo è il minimo.
Esame finale e criteri di valutazione di idoneità del corso tenuto per 5 mesi al CIAPI per gli operatori del 118 e in servizio presso la SI.S.E spa, Società in house CRI. Con possibilità per i non idonei di ripeterlo … (insomma, assunti per forza).
PROVA GUIDA
Gimkana in avanti (N. 5 birilli)
Retromarcia (N. 6 birilli, area mt. 9 x 6);
– Gimkana con sirena accesa al ritorno (N. 5 birilli);
– posteggio (area delimitata, ove possibile, da due autovetture,
distanziate tra loro mt. 10);
DURATA DELLA PROVA
5 minuti max. in totale per gimkana, retromarcia e posteggio.
DISTANZA DEI BIRILLI: 9 metri uno dall’altro (se si considera che un’ambulanza di norma non supera i CINQUE/SEI metri di lunghezza, girare intorno a birilli posti a 9 metri è un gioco da ragazzi, altro che esperti autisti soccorritori…
Ridicolo richiedere l’effettuazione della manovra di posteggio entro un’area di 10 metri.
ESCLUSIONE
Più di D. 3 birilli su 10 per la gimkana.
PIÙ di n. 2 birilli su 6 per la retromarcia.
(Gimkana: a. 3 birilli caduti (30%) = idoneo;
Retromarcia: n. 2 birilli caduti (30°%) idoneo
Di norma per un esame guida il solo sfiorare il marciapiede significa “bocciatura”, ma agli “esperti” autisti soccorritori della SISE è permesso buttare già anche tre birilli. E se poi nella vita reale invece che tre birilli sono tre persone, poco importa. L’esperto è qualificato per la CRI!
VEDERE SCHEMA UFFICIALE PER … rabbrividire!
MONTAGGIO E SMONTAGGIO RUOTA
SVOLGIMENTO:
il candidato dovrà spiegare alla Commissione il metodo per cambiare una ruota.
ATTENZIONE: l’esperto non dovrà sostituire il pneumatico, ma solo spiegare alla commissione il procedimento. Se poi nella pratica non sarà capace, poco importa, la CRI prevede solo la teoria!
PROVA DI SOLLEVAMENTO E TRASPORTO PESI (BARELLA)
Oggetto della prova sarà solamente la capacità di sollevare e trasporto. Mentre non dovrà essere valutata la capacità di utilizzo della barella
peso da trasportare in barella kg 70
Qui si arriva alla barzelletta siciliana. Non è importante come si trasporta un malato adagiato sulla barella. L’esperto deve solo dimostrare di sapere sollevare e trasportare la barella, magari sulle spalle. Che poi ci sia sopra il ferito non è un problema. E se anche quando ci fosse un ferito e questo cadrebbe perché l’esperto non è capace di trasportare la barella con un ferito sopra, poco importa, la CRI non prevede di valutare la capacità di utilizzo della stessa!
tragitto : mt. 10 con barella senza ruota
mt 30 con barella con ruota
n. concorrenti n 2 concorrenti, scelti a sorteggio, per ogni prova
in caso di mancato superamento della prova, ognuno dei due concorrenti la ripeterà, a turno, in coppia con altro concorrente che è già stato dichiarato idoneo
E’ evidente che la prova DEVE essere superata. Chi non la supera dovrà ripetere … fino a quando riuscirà a dimostrare che sa sollevare la barella !
Prova di comunicazione radio fisse e portatili
Il ridicolo non è sfiorato, ma superato di quel poco…
1 capacità del concorrente di sostenere una comunicazione radio (chiarezza e tono di voce) e di effettuare lo spelling, mediante lettura delle frase, come da prospetti allegato;
PROSPETTO …
2 conoscenza del linguaggio radianti stico;
L’esperto dovrà ripetere due volte : “ ambulanza (numero) a centrale – cambio !
FRASE DA CCMUNICARE VIA RADIO:
MONTAGNINO ANTONIO
NSATO A ROCCALUMERA IL 28 APRILE 1939
E RESIDENTE IN VALGUARNERA
VIA SANTA MARIA DEL CARMELO n° 12
PAROLE DA UTILIZZARE PER LO SPELLING
ORISTANO
CAGLIARI
SASSARI
NUORO
Quando abbiamo appreso la notizia non volevamo crederci. Oltre a queste ridicole operazioni non c’è traccia di esami di elementi di “primo soccorso”, cosa che viene insegnata anche nelle scuole. Malgrado ciò, questi autisti soccorritori sono qualificati da un ente di addestramento regionale “operatori esperti in situazioni di emergenza – urgenza”.
Abbiamo contattato l’avv. Francesco Riggio,presidente del CIAPI, il quale ci ha riferito che l’’ente da lui diretto è stato solo esecutore di direttive della Croce Rossa Italiana e della Regione Siciliana. Le modalità delle prove d’esame previste dal bando sono state effettuate secondo precise indicazioni dei quattro direttori di centrale 118. Ci ha incoltre riferito che i candidati avrebbero avuto anche incontri con i responsabili sanitari che li avrebbero istruiti per l’esigenza di primo soccorso.
Appare però strano che dell’aspetto più importante per un soccorritore, cioè l’approccio con il ferito le la prima assistenza d’emergenza, non vi sia traccia di esame di idoneità …
Già nel 2007 il caso della non professionalità del personale del 118 è stato stigmatizzato con una interrogazione parlamentare all’ARS (n. 24 primo firmatario Barbagallo)con la quale si denunciava che “.. nel corso del 2006 sono state decine le segnalazioni da parte dei dirigenti delle centrali operative del servizio 118 e di medici responsabili delle aree di emergenza nelle strutture sanitarie per la presenza di autisti soccorritori non in grado di assolvere ai loro compiti istituzionali”, e comunque casi di disservizio sono state una costante nel tempo senza che peraltro il problema relativo alla qualità del servizio e della sua organizzazione e gestione nel complesso fosse mai stata seriamente affrontata e risolta dal governo regionale.
Nella denuncia si sottolineava anche che “…la relazione del Ministero sottolinea come ‘le condizioni previste dalle convenzioni hanno consentito in forma diretta e indiretta l’assunzione o comunque l’utilizzo di 3360 dipendenti di cui 3070 autisti soccorritori. Tali assunzioni sono state effettuate senza l’esperimento di alcuna procedura selettiva, (e aggiungiamo noi, anche Salvatore Stefio, il bodygard sequestrato a Bagdad che ha avuto in regalo anche l’assunzione della moglie Manuela Nicolosi e Trecentouno unità di personale amministrativo assunte dalla Sise per chiamata diretta.); di fatto si è proceduto ad assorbire personale volontario, LSU, precari a vario titolo” e continuava “….la relazione del Ministero fa riferimento, evidentemente, alle discusse procedure utilizzate dalla Croce Rossa con i bandi CIAPI e SI.S.E. per il reclutamento del personale”.
Problemi antichi e mai risolti quindi che dimostrano come ci sia una precisa responsabilità politica regionale che mai ha saputo o voluto risolvere il problema 118 e portarlo a numeri adeguati (vedi caso Lombardia con un terzo di addetti e con una operatività cinque volte maggiore di quella SISE), per un servizio efficiente e qualificato. Si è preferito far diventare un mostro a oltre tremila teste una struttura che nel tempo è costa 10 a fronte di una necessità di 3 ma con rendimenti medio scarsi e non adeguati alle esigenze.
Non sappiamo cosa ne penserà l’assessore Russo quando apprenderà di questa farsa siciliana, pensiamo però che dovrebbe cominciare a pensare di rifondare seriamente il servizio d’emergenza in Sicilia, cominciando ad individuare un ente addestrativo qualificato per le specifiche necessità così da formare “VERI” operatori esperti in situazioni di emergenza e urgenza.
Il personale per il nuovo ente dovrebbe essere assunto per mezzo di concorso pubblico ed essere sottoposto a SERI esami di idoneità.
Per il passato e per il presente, considerato che questi pseudo “esperti” sono stati selezionati e “formati” (con un costo esorbitante per le casse pubbliche: 9milioni di euro) da un ente regionale, non sarebbe male se inviasse una informativa alla Procura e pensasse di procedere alla sua chiusura quale ente “inutile” e dannoso.
E’ incredibile come già nel 2007 i medici dell’area della Sicilia orientali si siano rifiutati di operare con siffatti esperti, denunciando grave carenze formative e professionali.
Grido d’allarme rimasto inascoltato e utile sono per qualche interrogazione parlamentare all’ARS. Nel 2007 l’assessore Lagalla dichiarò solennemente “ la convenzione con la SISE non sarà più rinnovata …” .
Siamo nel 2009, si sta transitando nel 2010 e il 118 rimane un mostro multisteste costoso, disorganizzato ed inefficiente.
Se questa è serietà politica e responsabilità di governare …