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118 Sicilia. Parli delle prove di idoneità degli autisti soccorritori e scoppiano polemiche accompagnate da minacce ed insulti

118Minacce e insulti ne sono arrivate, ovviamente ”anonime” come si addice a chi parla senza avere il coraggio firmare, dimenticandosi che la traccia telematica è di per se stessa una firma.  
La nostra inchiesta sull’incredibile prova di idoneità a cui, secondo il un bando regionale della Regione Siciliana (n. 2 del 25.1.2002 GURS n. 2) sono state sostenute da candidati qualificati “esperti in situazione di emergenza – urgenza” , ovvero autisti soccorritori, hanno scatenato la reazione la reazione, spesso scomposta, di molti addetti al 118 siciliano. 
Segno evidente che è stato toccato un nervo scoperto ma questo non giustifica le offese e minacce, anche di querele, che ci giungono da certe persone che probabilmente non hanno “ben compreso” l’articolo. 
In premessa, prima di rispondere puntualmente alle osservazioni fatteci, va precisato non è fatto obbligo di indicare a margine l’estensore dell’articolo. Un articolo senza indicazione dell’estensore è nella responsabilità del direttore responsabile. 
Questo andava chiarito a quanti, rigorosamente  anonimi, hanno lanciato accuse di viltà per non aver indicato il nome del giornalista. 
Inoltre va rilevato che in effetti un errore nel nostro articolo c’è e riguarda il costo della selezione e del corso sostenuto dal CIAPI. Infatti, a fronte di un finanziamento di 8,3 milioni di euro, il CIAPI ha restituito alla Regione Siciliana oltre il 50% dell’ammontare per minor costi rispetto al previsto. 
Detto ciò, siamo assolutamente sereni e convinti di aver fatto un buon lavoro perché abbiamo messo a nudo situazioni che hanno dell’incredibile senza peraltro offendere alcuno. Abbiamo scritto in modo chiaro e riportato documenti che comprovano lo svolgimento delle prove di idoneità a cui sono stati sottoposti i candidati che ritenuti idonei, sono stati “qualificati” esperti in situazioni di emergenza – urgenza, ovvero autisti soccorritori. 
Nel nostro articolo abbiamo riportato la tipologia delle prove che secondo quanto ci è stato riferito dal Presidente del CIAPI, sono state realizzate secondo le direttive della CRI/SISE, ora, pubblichiamo il criterio di valutazione (documento che riporta il timbro CIAPI a margine) affinché ognuno possa averne cognizione diretta.    
Per quanto riguarda quanti ritengono di essere stati offesi ci preme ribadire, ma del resto l’articolo è a disposizione di quanti lo vorranno leggere, che non abbiamo mai messo in dubbio la professionalità personale del personale del 118 ma espresso dubbi, seri, che al termine di un corso di 240 ore, come dichiarato dal Presidente Riggio del Ciapi, persone siano state dichiarate “qualificate” esperte in situazioni di emergenza – urgenza , leggasi autisti soccorritori, dopo aver sostenuto una prova di idoneità come quella da noi pubblicata. 
Dubbi sulla professionalità del personale del 118 sono stati espressi da medici dell’area della Sicilia orientale (Catania, Siracusa e Ragusa) che protestando per i tagli alla sanità hanno espresso critiche circa la preparazione professionale del personale addetto alle ambulanza. La Sicilia 25.9.2007 “…. le critiche hanno riguardato anche il criterio di assunzione in queste strutture di personale che non sempre è risultato adeguatamente preparato al delicato compito a cui è preposto”   . 
Sul caso del servizio di emergenza sono intervenuti con una interrogazione parlamentare (N. 24 – Provvedimenti per la revisione complessiva delle modalità di gestione del servizio S.U.E.S. 118 in Sicilia.), i deputati Barbagallo-Gucciardi con la quale rilevavano, tra l’altro, che “la qualità del servizio di emergenza-urgenza espletato in convenzione dalla SI.S.E. non sembra rispondente agli standard fissati;        
nel corso del 2006 sono state decine le segnalazioni da parte dei dirigenti delle centrali operative del servizio 118 e di medici responsabili delle aree di emergenza nelle strutture sanitarie per la presenza di autisti soccorritori non in grado di assolvere ai loro compiti istituzionali. 
Quindi nessuno può accusarci di aver mai scritto sulla professionalità personale degli autisti soccorritori. Ci siamo limitati a rilevare che non è possibile ritenere qualificata una persona come “esperto in situazioni di emergenza – urgenza”, cioè idonea a quelle attività di soccorso di base in caso di intervento, attraverso il superamento di “quella” specifica prova di idoneità sostenuta.
Ed abbiamo espresso seri dubbi e perplessità circa i criteri di valutazione delle prove di valutazione che riferiscono esclusivamente ed in modo assolutamente ridicolo, sulle capacità di condurre una ambulanza, di “spiegare” come si sostituisce un pneumatico, e di parlare attraverso la radio … 
Abbiamo sottolineato, pur facendo menzione del fatto che il Presidente Riggio del Ciapi ci ha riferito di incontri durante il corso dei corsisti con medici, che per qualificare esperti in situazioni di emergenza i candidati non si è ritenuto, in armonia a quanto stabilito dal bando, di sottoporre i candidati a prove di soccorso BSL…, pur qualificandoli esperti autisti soccorritori. 
Una grave anomalia che andava denunciata e che non mette in discussione le persone e le loro capacità personali. 
Non può essere stigmatizzato il fatto di esprimere forti dubbi circa la tipologia di servizio quando si apprende dell’incredibile e ridicola valutazione a cui il personale è stato sottoposto prima di essere dichiarato idoneo e qualificato “operatore esperto in situazioni di emergenza – urgenza”. 
Passiamo ai commenti. Facciamo per una volta eccezione alla nostra linea editoriale di non commentare i “commenti” dei nostri lettori, e rispondiamo ad ogni singolo commento scritto ricevuto. Ovviamente non rispondiamo a chi ci ha usato la cortesia di contattarci, sempre anonimamente per, diciamo così, “dirci le sue”. 
A margine dei documenti che vi esponiamo, troverete tutte le nostre risposte.
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Se come scrive in data 3 alle ore 15.03 l’autista soccorritore anonimo schifato (relativamente anonimo perché come già detto si conserva traccia telematica),  bisogna porre l’attenzione su come sono stati svolti i corsi e chi “avrebbe abbondantemente lucrato, tra formatori enti e assegnatori (riteniamo volesse scrivere assegnatari)”,  pensiamo sia suo preciso dovere denunciare alle autorità i fatti. Se noi fossimo in possesso di documenti e non solo di chiacchiere, li avremmo già pubblicati.
Se il nostro autista soccorritore schifato avesse documenti o riferimenti, ce li invii, noi li pubblicheremo. Come saprà il nostro lettore, non siamo obbligati a rilevare le fonti … 
Al soccorritore 118 che ha scritto il 3 novembre 2009 17:52      
Abbiamo già in parte risposto circa la firma in calce all’articolo.  Non rispondiamo su tutto il resto essendo una lunga disamina “politica e sociale” che esula dal fatto “esami” e sulla serietà delle prove di idoneità. 
 Al vecchio che ha scritto il 3 novembre 2009 alle 18:09 
L’aver pubblicato i criteri di valutazione non è un fatto destabilizzante ma di chiarezza.
Non abbiamo interessi né personali né di lavoro con ambienti della sanità e quindi non portiamo acqua al nostro mulino e ovviamente, non abbiamo mire di sostituirci alla SISE. Ci dispiace che lei ritenga l’incredibile prova di idoneità, fesserie. Per noi non lo sono.   
A  canenero che ha scritto il 3 novembre 2009 18:48      
Noi non abbiamo mai parlato di spreco di denaro pubblico. Lo dice solo lei. Per il resto, valgono le considerazioni già esposte. Noi abbiamo parlato solo del criteri delle prove di idoneità in rapporto alla qualifica poi acquisita. Sono due cose completamente diverse. La ricerca non è assolutamente falsa ed offensiva, come potrà vedere dai documenti che pubblicheremo a margine, ci sono i timbri del CIAP I …..
Ci dispiace apprendere che svolge regolarmente almeno 30 ore di servizio  in più (riteniamo del normale orario) al mese  senza che queste  le vengano retribuite. Non ci sono i sindacati ?   Non pensiamo di rispondere alle sue scortesi parole successive ed inoltre noi non dobbiamo ringraziare nessuno … 
A  Circe che ha scritto il 3 novembre 2009 19:32
La verità sicuramente fa male, il sistema è da rivedere, ma la nostra inchiesta non è contro nessuno.   
A Salvocan che ha scritto il 3 novembre 2009 21:05       
Potremmo concordare ma non è questo che è messo in discussione. Non crediamo ci si possa affidare alla serietà personale del singolo. Pensiamo che chi viene “qualificato” debba superare prove di idoneità serie e non ridicole come quelle che abbiamo reso noto. 
A disgustato ha scritto il 3 novembre 2009 21:42
La nostra professionalità l’abbiamo dimostrata e la dimostriamo ogni giorno con il nostro lavoro “indipendente” ed assolutamente scevro da interessi personali. La nostra qualifica di giornalisti l’abbiamo ottenuta secondo precisi e rigidi criteri di giudizio che abbiamo superato, altrimenti non saremmo qui.
 A disgustato ha scritto il 3 novembre 2009 21:45
Di gente che vuole imbavagliare la stampa ne abbiamo fin troppa in Italia. Proponga nelle sedi opportune la radiazione, non si limiti ad invocarla. Ognuno deve assumersi le responsabilità delle proprie azioni.
A  rita ha scritto il 3 novembre 2009 22:06          
Mi dispiace precisare che lei deve aver letto qualche altro giornale. Noi non abbiamo fatto alcun elogio a soggetti privati.
Ancora a  disgustato che ha scritto il 3 novembre 2009 22:07
Bella la sua…. Sono felice che lei rispetti il mio collega omonimo.
A  manu che ha scritto il 4 novembre 2009 1:54
Per l’autore dell’articolo abbiamo già risposto. Abbiamo scritto cose del genere perché sono documenti e non abbiamo alcun problema a pubblicare fatti e non parole …
Noi non  facciamo alcuna “affermazione”, riportiamo fatti e argomentiamo su quelli. Se poi lei si sente offesa dalle critiche dei medici della Sicilia orientale (legga La Sicilia 25.7.2007) o dai deputati regionali Barbagallo e Guicciardi, noi non possiamo farci nulla. Li contatti.  Giusto reagire, ma verso la parte giusta, non verso chi rappresenta anomalie. 
Al  cittadino che  ha scritto il 4 novembre 2009 2:04       
Non so cosa ci trovi di increscioso in un articolo che riporta l’anomalia di criteri di valutazione ma soprattutto non comprendiamo cosa lei abbia letto per parlare di “denigrazione”.
Lieti che lei abbia sempre ottenuto un eccellente servizio.

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