mercoledì, Novembre 13, 2024
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Coleottoro rosso. Il business del terzo millennio ? Eppure i rimedi ci sarebbero!

rossoSecondo quanto fin qui appreso dalle istituzioni, l’azione sperimentale che è stata avviata per combattere il famigerato punteruolo rosso non ha dato risultati, neppure minimali. Solo in Sicilia sono state sradicate almeno 12 mila piante e speso una montagna di soldi in studi e convegni rivelatisi inutili.
Sembra quasi che la guerra al coleottero sia diventata a senso unico e si faccia con i paraocchi perché non si vogliono accettare soluzioni tecnologiche avanzate che eliminano il coleottero senza l’uso di fitofarmaci.
Si tratta dell’ ECOPALM di Ferrara che in diverse occasioni ha dimostrato una efficacia del 100% debellando quindi il coleottero e le uova senza intaccare le piante.
Da quanto si apprende, l’Ecopalm è stata presentata, presso l’ordine degli agronomi siciliani,  alla presenza di dirigenti dell’istituto Fitosanitario di Palermo, dirigenti del corpo forestale siciliano, del comune di Palermo, il presidente degli agronomi di Palermo e i professori dell’istituto di Agraria di Palermo.
Al termine della relazione presentata dall’ing. Giovanni Rolfin (responsabile Commerciale dell’Ecopalm) la conclusione generale sembra essere stata quella che la Ecopal era la solita venditrice di fumo …
Noi non sposiamo alcuna tesi, ma ove non si voglia dar credito alle accuse che da più parti giungono verso “esperti, consulenti ed accademici” che continuano a studiare, a suon di centinaia e centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici,  e senza alcun risultato il coleottero rosso, pensiamo che la risposta delle istituzioni debba essere quella di “testiamo” il prodotto e se funziona lo adottiamo. 
Questo fa una amministrazione pubblica oculata e supportata da accademici impegnati nella risoluzione dei problemi. 
Invece, incredibilmente, sembra che tutte le energie “finanziarie” sono orientate verso studi di ricerca che da oltre tre anni in Italia non hanno cavato un ragno dal buco, con il risultato che solo in Sicilia sono state sradicate oltre 12 mila piante e la situazione sembra peggiore giorno dopo giorno. 
A meno che i parassiti non decidano di morire da soli, l’unico risultato pratico sarà quello di vedere le nostre palme tagliate e sprecare qualche milione di euro in “studi” inutili. 
Ed è arrivato un altro flagello. Infatti in Europa si è affacciata  paysandisia archon, una farfalla proviene dall’America Latina e che attacca, distruggendole nel giro di un mese,le palme ( trachycarpus fortunei e la chamaerops humilis ).
 Secondo le descrizioni tecniche della Ecoplam, la macchina attacca e distrugge anche il coleottero rosso e la farfalla latina americana. Inoltre si sarebbero ottenuto eccellenti risultati contro la anoplophora chinensis forster che attacca moltissime specie di alberi presenti in Sicilia. 
Quali le ragioni per non “testare” ufficialmente l’Ecopalm e quindi avere elementi utili per decidere finalmente in quale direzione andare per distruggere il coleottero? 
A chi fa comodo studiare, studiare ed ancora studiare ?
Quanto è costato fino ad studiare studiare il fenomeno senza risultati?
Non sarebbe ora di provare l’Ecopalm per poi poter affermare che … è il solito fumo, sempre che, e questo sarebbe la fine di finanziamenti a pioggia per studiosi vari,  non distrugga effettivamente i parassiti.

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