venerdì, Settembre 20, 2024
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Centrale Edipower di San Filippo del Mela. Il Sindaco chiede al Ministro Prestigiacomo di intervenire con monitoraggi e controlli

Il Sindaco di San Filippo del Mela ha scritto al Ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo per chiedere ufficialmente l’intervento del Ministero per l’attuazione del Piano di monitoraggio e controllo prevista dalla conferenza di servizio per l’autorizzazione integrata ambientale e per l’attuazione dei punti 4 e 5 richiesti dal Comune di San Filippo del Mela nella conferenza di servizio del 23 luglio 2009.
Ciò in considerazione che la documentazione relativa alle emissioni trasmessaci dalla Edipower, è sprovvista di vidimazione da parte dell’ Ente pubblico, cioè che non sono stati attivati in parallelo i controlli da parte degli enti pubblici a garanzia della collettività.
E’ grave che una centrale di tal siffatta potenza possa essere in esercizio, forse è meglio dire sia stata costruita, senza le prescritte certificazioni di legge.
In ogni caso, il Sindaco formalmente chiede al Ministro, in attesadell’emissione del decreto per l’autorizzazione integrata ambientale della CTE, Edipower in San Filippo del Mela, di disporre le necessarie attività di controllo e di compiere gli atti necessari, anche sollecitando in funzione dell’alto incarico che ella ricopre eventuali altri soggetti preposti a compiere tali atti, per soddisfare le richieste delle Comunità locali dando corso ai punti 4 e 5 richiesti dal Sindaco  in sede di conferenza del 23 luglio 2009, e precisamente: 
4-costituzione di un comitato scientifico e di sorveglianza del Comune con i rappresentanti dei portatori di interesse, per la verifica dei sistemi di monitoraggio emissioni; 
5-campagna di verifica dello stato tossicologico della popolazione da coordinare con il comitato tecnico scientifico di sorveglianza e con le Autorità Sanitarie al fine di determinare il trasferimento degli inquinanti, tra cui quelli definiti inquinanti di tracciabilità nella popolazione.
 Adesso la palla passa al Ministro. Aspetterà un disastro “colposo” prima di intervenire ?

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