Chi si era illuso dell’improvviso ravvedimento dell’assessore regionale alla sanità Massimo Russo che ha sentito la necessità di informare i cittadini di aver chiesto chiarimenti alla Croce Rossa circa il metodo di impiego del personale e dei mezzi, può mettersi l’anima in pace.
Russo continua nella sua opera egregiamente sostenuto da Raffaele Lombardo che lo ha fortemente voluto. Uno o due magistrati in giunta come assessori fanno sempre comodo…
Continua quindi Russo, nel più assoluto silenzio che fa presagire altri disastri che saranno fatti passare ovviamente per grandi rinnovamenti ed una grande operazione di risanamento e di riorganizzazione del servizio d’emergenza.
Le sue curiosità istituzionali ed i dubbi di Russo sono durati pochissimo, giusto il tempo di complimentarsi per la nomina del Cda della SISE e ascoltare le “serenate” affermazioni di Francesco Rocca, Commissario Nazionale della CRI, il quale sostiene la voglia di continuare in piena sintonia con l’assessore Massimo Russo, con il quale ha instaurato un rapporto di sana, proficua e costruttiva collaborazione, il cammino per implementare e migliorare l’efficienza del 118.
Già, “implementare” e migliorare l’elefantiaco sistema del 118 e migliorarne l’efficienza. Cioè si vorrebbe fare quello che fino ad oggi non si è fatto.
Alla sirena Rocca risponde Russo che esprime il suo compiacimento per il valore (?) delle nomine e per : «…. l’alta sensibilità istituzionale con cui ha inteso valorizzare le indicazioni scaturite dalle nostre interlocuzioni…” quasi a far intendere che le nomine siano state discusse tra loro due.
“Adesso in tempi brevissimi – continua Russo – potremo dare vita a quella fondazione tra Regione e Croce Rossa che dovrà gestire il servizio in Sicilia nei prossimi anni».
Si parte naturalmente da scandali vari per stessa ammissione di Francesco Rocca (http://newsiracusa.altervista.org/Archivio_2009/10-09.pdf) “… C’è tanto da fare per rimettere in sesto una macchina travolta dagli scandali, dove le assunzioni avvenivano “a discrezione”, le spese difficilmente erano giustificate, le anomalie non si contavano .. “.
Se poi Rocca continua affermando candidamente che :”Non la Croce Rossa è un Organismo Internazionale di grande prestigio garantito dallo Stato” c’è da rimanere seriamente preoccupati per il futuro, considerato che pur con la garanzia dello stato l’ente è stato sommerso di scandali negli ultimi tempi.
Ma a questo punto è facile chiedersi se ci sono state tutte queste anomalie, dichiarate anche dal Commissario, come l’Assessore Dott. Russo si ostina alla Creazione di una Fondazione con l’esclusiva partecipazione della CRI?
Quali sono i motivi “obbliganti” alla creazione di questa (af)fondazione che dovrebbe sostituire un ente, la SISE, che opera già in regime di monopolio e nel modo da tutti criticato?
La riduzione dei componenti del CdA con l’annuncio della riduzione degli appannaggi che hanno superato i 700.000 euro l’anno, appare semplicemente una operazione di marketing per i media.
Quasi a voler dire, vedete come sia bravi? Cominciamo subito a ridurre le spese, salvo poi … .
L’ente pubblico o a partecipazione pubblica in Sicilia è destinato a fallire negli obiettivi e ad aumentare considerevolmente la spesa a scapito del servizio.
La soluzione va ricercata nel privato a cui l’istituzione può imporre obiettivi e qualità dei servizi contrattualmente.
Ecco come “FUNZIONA” il 118 in Lombardia (vedi http://www.areu.lombardia.it/page.php?10)
Associazioni di Volontariato, Enti e Cooperative sociali, con i loro rispettivi organismi rappresentativi, sono da sempre parte attiva del Sistema di Emergenza urgenza regionale e nel settore della donazione di sangue, organi e tessuti.
Nell’area del soccorso e trasporto sanitario le articolazioni regionali ANPAS Lombardia, Croce Bianca, Croce Rossa Italiana, insieme ad altre numerose realtà appartenenti al mondo del volontariato, contribuiscono
- § ad affinare percorsi gestionali, amministrativi e formativi a valenza regionale;
- § a garantire modalità di collaborazione nei settori di intervento in contesti attinenti l’attività di soccorso e assistenza territoriale (gestione degli eventi sportivi, manifestazioni, attività di soccorso in aree cantieristiche ecc)
- § a garantire adeguati livelli qualitativi sia nelle attività di urgenza emergenza quotidiana che in occasione delle maxiemergenze nazionali e internazionali
Le articolazioni regionali di ANPAS Lombardia, Croce Bianca, Croce Rossa Italiana, insieme ad altre numerose realtà appartenenti al mondo del volontariato, sono interlocutrici attive delle Articolazioni Territoriali aziendali del SSUEm 118 e garantiscono la copertura di circa il 95% degli interventi svolti sul territorio dai mezzi di soccorso sanitario.
118 in Emilia Romagna (vedi http://www.118er.it/tecnologia_mezzi.asp)
Le ambulanze impiegate per le emergenze/urgenze territoriali sono fornite dalle AUSL e tramite apposite convenzioni dalle associazioni di volontariato; permettono di effettuare sia l’attività di primo soccorso che il trattamento sanitario durante il trasporto degli infermi.
118 in Veneto (vedi http://www.ulss.tv.it/suem/pubblicazioni/signa93_veneto.html)
Le ambulanze impiegate per le emergenze/urgenze territoriali sono fornite dalle AUSL dei Bacini e, tramite apposite convenzioni, dalle associazioni di volontariato; permettono di effettuare sia l’attività di primo soccorso che il trattamento sanitario durante il trasporto degli infermi.
118 in Toscana (vedi http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/emergenza_sicurezza/118/rubriche/piani_progetti/visualizza_asset.html_1499100713.html)
La Toscana deve molto alla presenza e all’impegno del volontariato anche per l’organizzazione del servizio di 118 e di trasporto sanitario.
I rapporti con le associazioni di volontariato – Confederazione delle Misericordie, Associazione pubbliche assistenze e Croce Rossa Italiana – sono regolati da una specifica convenzione stipulata nel rispetto della legge quadro sul volontariato, la n. 266 del 1991. La convenzione individua tre tipologie di servizi:
- ordinario, tra cui rientrano ricoveri ospedalieri non urgenti, trasporti da domicilio a ospedali e strutture sanitarie per visite o terapie
- emergenza, tra cui i servizi svolti nell’ambito del sistema 118 (compresi quelli di trasporto sangue, emoderivati o organi)
- servizi sanitari con caratteristiche specifiche che richiedono attrezzature dedicate, come quelli effettuati con ambulanza neonatale.
Tutto ciò ci fa ritornare sulla domanda iniziale: perché in Sicilia non possono coesistere diverse realtà per la gestione del SUES 118 e per la gestione dei trasporti secondari, come avviene nelle Regioni “trainanti”?
Il dubbio, peraltro già espresso nei nostri articoli precedenti che riguardavano anche la Croce Rossa, è che da tempo ci sia un progetto governativo che vorrebbe assegnare alla CRI, la gestione del 118 in tutta Italia. Questa situazione di commissariamento che continua fa ipotizzare che si volgia andare avanti senza avere la palla al piede del … Consiglio di Amministrazione che potrebbe stoppare l’operazione per diversi motivi non ultimo quello giuridico.
La Sicilia, quindi, sarebbe l’apripista di un più vasto progetto politico di spartizione delle risorse pubbliche del settore sanità.
E tutti della casta politica siciliana, in fila indiana, allineati e coperti. Si fanno anche così gli interessi della Sicilia.
Tutti zitti mentre Roma tesse la tela …