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L’ultima di Matteoli … il pontista. I lavori a terra da gennaio 2010

Il Ministro Matteoli ce la mette tutta per farsi spazio nella giungla dei media troppo impegnati nella guerra tra poveri per i grandi. Senza ancora aver risolto il grave nodo di Tirrenia con i furbetti del quartierino che vorrebbero il dolce miele senza spendere un soldino, senza avere mai seriamente affrontato il nodo delle infrastrutture siciliane, il Ministro Matteoli si sofferma sui temi del trasporto aereo e lo fa a Taormina senza dimenticare il suo pallino, o meglio il pallino di Berlusconi, il ponte sullo stretto.
Una Sicilia senza strade, con le ferrovie realizzate da Mussolini (vedi la Ct/Pa), con i porti inadeguati, con una rete di elettrificazione degna di un paese del terzo mondo e che vede la Sicilia occidentale tagliata fuori dal circuito di alta tensione, avrebbe bisogno di una politica seria e futurista non fatta da sognatori.
Un progetto, quello del ponte,  senza certezza, senza sicurezza infrastrutturale, senza copertura economica, senza investitori, e senza alcun progetto esecutivo. Malgrado ciò Matteoli se l’è sentita di dire la sua e a Taormina ha dichiarato : “Contiamo di fare partire i lavori a terra, propedeutici alla realizzazione del ponte a dicembre o al massimo a gennaio. Stiamo affrontando tutti i problemi che esistono sul territorio”.
I lavori a terra? Perché Ci sono lavori anche per aria?
Chissà se qualcuno gli ha riferito che il territorio calabrese che si affaccia sulla Sicilia è dissestato, franoso ed instabile …
Forse si, ma tutti fanno finta di non saperlo. Tanto, semmai saranno realizzati questi lavori a terra, quando cominceranno a scivolare verso il mare … loro non ci saranno!
E a proposito di finanziamenti e costi, è probabile che questo ponte Matteoli lo costruire a “stati” di avanzamento e con contratti a cottimo.
Così ci troveremo, forse,  così tanti pezzi di ponti e ponticelli abbandonati per la goduria dei turisti che verranno a frotte per vedere “i risultati della politica italiota”.
E lo chiameremo “il fu ponte Berlusconi“.

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