venerdì, Settembre 20, 2024
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Centrale Edilpower di San Filippo del Mela (ME). Fuma “toscani” inquinanti e il Sindaco tace

Le fumarole di Edilpower
Le fumarole di Edilpower

La Centrale Edipower di San Filippo del Mela (Me), quotidianamente pone serie problematiche, e per porle all’attenzione, si dovrebbe far ricorso a ragionamenti di qualità tecnologica, che spesso si preferisce evitare a favore di aspetti concettuali comprensibili a tutti.
In questi giorni la Centrale “fuma toscani” di scarsissima qualità ed inquinano l’atmosfera e l’ambiente circostante senza che nessuno pensi di intervenire. Queste fumarole fuori programma  sarebbero giustificate dagli interessati le operazioni di  “Startup” e di “Setup“, quando per starup si intende l’avvio dell’impianto e per Setup tutte le operazioni necessarie alla regolazione del funzionamento del medesimo impianto.
C’è un piccolo particolare. Queste operazioni dovrebbero essere monitorate ma soprattutto appare quanto meno anomalo che in fase di avviamento la centrale produca “fumarole” inquinanti considerato che l’avvio sarebbe dovuto avvenire in sicurezza …
Invece, le  fasi operative non vengono monitorate da nessuno e quindi nessuno sa nulla  circa le quantità di prodotti organici, inorganici, volatili e non, che vengono immessi nell’atmosfera.
Panorama turistico Edilpower
Panorama turistico Edilpower

Non è difficile poter affermare che i limiti massimi siano sforati abbondantemente ma nel nome del business delle lobbies del nord Italia, nessun ente preposto al controllo ed alla verifica delle emissioni interviene.
E la politica ovviamente tace anche se appare evidente che la centrale termica non riesce ad operare, nel  rispetto delle norme ambientali.
Eppure, la problematica si trascina da sempre, con giustificazioni sempre “fumose“, e le autorità sanitarie e l’amministrazione comune appaiono “colpevolmente” assenti.
Ecco perché non è più tollerabile il silenzio istituzionale che appare come una vera e propria accondiscendenza.
Le autorità competenti in materia hanno il dovere civile e giuridico di monitorare la centrale, divulgare i dati ed intervenire a tutela della salute pubblica e dell’ambiente “bloccando” la centrale fino a che le fumarole dei toscani non rientri entro i limiti delle normative nazionali.
Oltre a ciò, le autorità competenti hanno l’obbligo di far conoscere alla popolazione quale tipo di controllo esiste negli approvvigionamenti e soprattutto se esistono “efficienti” condizioni di sicurezza per lo stoccaggio dei combustibili.
L’Associazione TAT, con una nota del suo Vice Presidente Salvatore Crisafulli, si  rivolge  in modo particolare al silente Sindaco di San Filippo del Mela, Dott. G. Cocuzza, a cui chiede di sapere cosa sta succedendo, paventando il fatto che alla fino il tutto si sistemi attraverso un intervento tecnico-politico. Cioè a tarallucci e vino.

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