La mattanza, eufemisticamente definita dal gergo ufficiale e per i benpensanti dell’uccisione indiscriminata di animali per puro divertimento, caccia, ha inizio. Retaggio culturale della nobiltà la mattanza per hobby è divenuta nel tempo la valvola di sfogo alle insoddisfazioni personali di alcuni che sparando ad inermi animali non per necessità ma per “giuoco”, pensano di salire di livello sociale.
La mattanza, tollerata se non addirittura incoraggiata dalla Chiesa, dovrebbe essere vietata per legge ma nessun partito politico avanzerà mai richieste in tal senso perché teme di perdere consenso ma soprattutto teme di subire le ire dei fabbricanti di armi.
L’assessore regionale all’Agricoltura e Foreste, Michele Cimino, ha firmato il decreto che dà il via, per il 3 settembre prossimo, con alcune modifiche, al calendario venatorio della stagione 2009/2010, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana n. 18 del 24 aprile scorso .
Rispetto al precedente provvedimento, in adempimento dell’ordinanza del Tar di Palermo, l’attività venatoria 2009-2010, lungo le rotte di migrazione è vietata nelle aree dei parchi, riserve, oasi naturali, oasi di protezione e rifugio della fauna, nelle aree demaniali e fondi chiusi (indicati nel calendario venatorio pubblicato nella GURS).
Si caccerà anche nelle zone di protezione speciale che ricadono nelle rotte di migrazione, però a partire dal 1° ottobre.
Non per la salvaguardia delle specie, ma più semplicemente per garantirsi qualche animale da abbattere l’anno successivo.
