La Sicilia in questi 150 anni sembra non essere cambiata molto. Tutto ciò che appare inspiegabile di norma accade in Sicilia.
Chi non ricorda il caso dei tre voti “NO” all’annessione del massaro del Principe di Salina che alla fine dello spoglio dello referendum farsa di annessione al Regno d’Italia, non risultarono essendo stato il risultato plebiscitario senza un voto contrario.
Ebbene, a Marsala sembra essere accaduto qualcosa di simile. Un cittadino si presenta al seggio assegnato (così inizia il controllo del voto) e si è astenuto dal votare adducendo come movitazione il fatto che nessuno dei partiti o candidati aveva nel suo programma il ripristino della sovranità monetaria popolare. Ha motivato la sua decisione rilasciando una dichiarazione scritta e la scheda sarebbe stata messa da parte a cura del Presidente del seggio.
La motivazione scritta è stato un modo “annullare” la scheda e per fare in modo che la sua scheda elettorale non andasse a finire nel conteggio delle nulle o bianche che sarebbero andare a foraggiare , per un meccanismo perverso, la lista o la coalizione che prendeva più voti. Ora sembra che al seggio n. (*) di Marsala, non risulterebbe alcuna scheda contestata e nessuna nota di questo episodio importante. Almeno una scheda “contestata” o comunque non valida sarebbe dovuta risultare nei verbali con allegata la dichiarazione del cittadino. Che fine ha fatto questa scheda ?
Siamo nel 2009 ma sembra proprio di essere ancora nel 1860.
(*) Se le autorità richiederanno il numero del seggio siamo in grado di fornirlo.