Il Vice Presidente della Commissione Sanità all’Ars, Giuseppe Lo Giudice, interviene per denunciare un caso di esemplare malasanità, che appare come un esempio di come la nuova sanità siciliana voluta da Massimo Russo e Raffaele Lombardo, alla fine non è altro che un taglio indiscriminato di fondi e servizi lasciando però inalterato il sistema di inefficienze e sprechi nel modno sanitario siciliano.
«Tranne che per una sforbiciata ai costi, ingannevolmente propagandata come «rivoluzione», nel “nuovo corso” della sanità siciliana vi è solo la parvenza dell’efficienza.
Ne è l’esempio, emblematico quanto drammatico, del signor F.M., 62 anni, residente in provincia di Trapani, effetto da SLA, sclerosi laterale amiotrofica, la cui richiesta di aiuto rimane irresponsabilmente inascoltata da ben 5 mesi.
Questo signore di fatto è paralizzato e respira grazie ad un ventilatore elettrico; ha subìto un intervento di tracheotomia e ormai da tempo comunica solo con gli occhi.
Sua moglie lo scorso anno, e cioè il 20 dicembre 2008, ha formalmente chiesto all’Asl 3 di Catania – con il supporto documentale dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani e dell’Ospedale Civico di Palermo – la fornitura di un cosiddetto “comunicatore a controllo oculare”, il solo strumento che gli consentirebbe di rapportarsi con chi lo assiste. Da allora tra continue richieste e sollecitazioni sono trascorsi 5 mesi senza ottenere una risposta.
Questo caso – aggiunge Lo Giudice – è emblematico dell’inadeguatezza del nostro sistema sanitario regionale.
Dietro la sicumera di parole del “nuovo corso” della sanità siciliana vi è un sottobosco di quotidiani disagi, disperazioni e avvilimenti diventati prassi ma che rivelano quanto lontana dallo standard di “normalità” sia l’assistenza sanitaria in Sicilia.
Chiedo all’assessore Russo di mostrare nei fatti quella sollecitudine annunciata a parole disponendo che l’Asl 3 di Catania fornisca al paziente già nelle prossime ore il comunicatore oculare, e di individuare i responsabili di tanta sciatteria se non indifferenza»
Questo Lo Giudice. Ma se ogni deputato regionale invece di pensare alla poltrona pensasse di girare il mondo siciliano della sanità, scoprirebbe cose che neanche nel terzo mondo esistono. Sprechi, disservizi e soprattutto mancanza di prestazioni che con la tanto decantata riforma Russo, sono notevolmente aumentati.