Botta e risposta tra Cascio che ha definito il governo Lombardo come il peggiore degli ultimi 15 anni e il presidente della Regione che di contro risponde che se Cascio pensa così deve avere il coraggio di agire di conseguenza.
Più o meno quanto Lombardo ha detto agli alleati (ex?) UDC che per bocca del suo segretario regionale Romano si sono dichiarati “pentiti” di averlo appoggiato.
Lombardo stavolta va oltre con Cascio e lo sfida, sapendo che i deputati sono ben incollati alla sedia, a raggranellare 46 firme di parlamentari per presentare una mozione di sfiducia per mandare a casa il presidente. In alternativa Cascio dovrebbe dimettersi da Presidente del Parlamento.
Cosa impossibile in Italia, impensabile in Sicilia visto che se va a casa il presidente l’ARS chiude con tanti baci e abbracci tra i deputati.
Lombardo sa che i politici siciliani sono pochi inclini alle dimissioni anche se condannarti o inquisiti e ovviamente nessuno firmerà per mandarsi a casa, però ammette che la sua giunta non è all’altezza perché afferma : “Che ci sia qualche falla da tamponare è sotto gli occhi di tutti, mi organizzerò una squadra di assessori all’altezza della situazione”. e annuncia che dopo le elezioni almeno 4 o 5 assessori saranno sostituiti.
LA telenovela continua.