Parlando di spesa sanitaria quasi mai si parla di comparaggio sanitario. Un termine difficile ma quando attuato da medici poco etici, è di un pericolosità unica perché mette a rischio la salute dei cittadini oltre che a produrre un eccesso di spesa sanitaria a carico dello stato.
Il “comparaggio” è quella pratica per cui taluni medici, farmacisti ed altri operatori sanitari accettano denaro, premi e donazioni varie in cambio della prescrizione di farmaci.
Tale pratica delinquenziale comporta che le terapie non siano mirate a soddisfare le esigenze del paziente bensì a far illecitamente arricchire l’operatore sanitario.
E’ chiaro che nessuno intende criminalizzare le categorie interessate ma è fuor di dubbio che questa pratica è attuata e a volte è stato possibile colpire i colpevoli anche se c’è molta omertà. Negli ultimi anni alcune migliaia di medici sono stati coinvolti in questa pratica. Soltanto nel 2003 ben 2900 medici sono stati denunciati alla Magistratura per comparaggio: (1.202 nel nord, 632 nel centro e 1.068 nel sud e nelle isole). Un fenomeno quindi allarmante e non secondario.
Per non essere danneggiati da questi medici e farmacisti senza scrupoli, non rimane che diffidare dal medico che consiglia “caldamente” un farmaco, e conservate sempre le prescrizioni e diffidare da quel farmacista che vi dice di non avere in negozio il farmaco prescritto dal medico e ve lo sostituisce con quello equipollente distribuito da altra industria.
Per il resto non rimane che sperare che prima o poi chi specula sulla salute dei cittadini e che truffa lo stato, venga scoperto e paghi le sue colpe.