Un’altra truffa ed altri comportamenti baronali nella sanità, questa volta da parte di alcuni responsabili della banca del cordone ombelicale di Sciacca.
La Guardia di Finanza ha messo a nudo un altro vergognoso spaccato della sanità siciliana, che in questo caso, sarebbe fatta di appalti pilotati nelle procedure di approvvigionamento di beni e servizi, omissione di esami obbligatori e controlli medici, e danni erariali per oltre 15 milioni di euro, .
Teatro dell’ennesima truffa ai danni dei cittadini e dello stato, la Banca del cordone ombelicale dell’Azienda ospedaliera di Sciacca, (AG), una struttura che provvede, per tutto il territorio siciliano, alla raccolta e crioconservazione di sangue cordonale da cui vengono estratte, cellule staminali ad alta capacità rigenerativa da utilizzare per trapianti.
Primaria struttura sanitaria, la Banca di Sciacca è la più importante d’Europa, e al secondo posto a livello mondiale per numero di cordoni ombelicali raccolti.
Le indagini hanno preso in esame il periodo che va dal 1999 al 2006, e hanno potuto accertare l’esistenza di rapporti “privilegiati” tra i responsabili della struttura e alcune società del settore medico -farmaceutico.
In pratica, venivano pilotate a favore di quelle società che garantivano ai responsabili della struttura borse di studio e finanziamenti per partecipazioni a convegni.
Le indagine hanno potuto evidenziare omissioni nelle procedure della lavorazione del sangue contenuto nel cordone ombelicale donato dalle madri all’atto del parto:, quali ad esempio, esami obbligatori sulle sacche raccolte che non venivano effettuati.
Turbata libertà degli incanti e truffa aggravata sono i reati contestati dagli inquirenti per tutti i coinvolti per i quali è già stato richiesto il rinvio a giudizio da parte dei magistrati della Procura della Repubblica di Sciacca.
La Guardia di Finanza ha segnalato il caso alla Procura regionale della Corte dei Conti di Palermo.