Tutti contenti alla Regione per la decisione del CIPE di assegnare i fondi per alcuni lavori infrastrutturali “MINORI” in Sicilia. Poca roba, quasi una elemosiva di stato per far passare i finanziamenti per il ponte “Berlusconi” che non doveva costare nulla alle casse statali, e che non sono comuqnue fondi che rientrano in un piano di sviluppo ma legato essenzialmente alle logiche politiche e dei feudi della casta. Ma siamo alla vigilia di una tornata elettorale importante e quindi …
Secondo l’assessore Bufardeci, la dotazione finanziaria che il Cipe ha assegnato all’Isola, consentirà quel salto di qualità per far sì che la Sicilia continui nel suo virtuoso percorso di sviluppo. Il Ponte dello Stretto non è più una chimera”.
Continua Bufardeci affermando che ” … così commenta il via libera del Cipe alle risorse per lo sviluppo delle infrastrutture nel Paese. Voglio ringraziare il presidente Berlusconi, il governo nazionale e il sottosegretario Gianfranco Miccichè, che con pazienza e lungimiranza è riuscito a raccogliere questo importante risultato”.
Nel settore stradale i finanziamenti FAS riguardano:
L’itinerario Ragusa-Catania con il raccordo per Comiso
Il Completamento della Agrigento-Caltanissetta II tratto da Canicattì alla A19
Autostrada Siracusa-Gela (dal 6° lotto al n. 8 “Scicli”
Intervententi sulla ME-PA e Me-CT e SR-Gela
Itinerario Nord-Sud Completamento vairante Nicosia lotto 5
Itinerario Nord-Sud Completamento vairante Nicosia lotto 5 bis
Itinerario Nord-Sud lotti C1, 2, 3
Completamento Licodia Eubea- Libertini 2° stralcio
Settore trasporto (metro e ferrovie minori)
Catania-Circunmetnea (tratto Nesima-Misterbianco 3 lotti)
Catania-Circunmetnea (tratto Stesicoro-Aeroporto 3 lotti)
Catania-Circunmetnea (criticità lotti borgo-Nesima, Galatea-Giovanni XXIII e Giovanni XXIII-Stesicoro
Palermo- chiusura anello ferroviario 2° lotto di completamento
Palermo – completamento rete tre linee tramviarie
Palermo – Metropolitana leggere 1° stralcio
Riqualificazione aree urbane
Interventi da selezione mediante avviso pubblico
Settore Idrico
Completamento Diga Blufi e Diga Pietrarossa
Adduttore Ancia-PozzilloScarico di fondo della Diga Pozzillo
Come si evince dall’elenco si tratta di lavori che non rientrano in nessun piano generale e per molti si tratta del solito finanziamento “a lotto” il che prefigura le solite incompiute e sprechi di denaro pubblico.
La cosa che assume carattere di incredibile leggerezza nazionale è la decisione di assegnareù, meglio dire di prevedere, finanziamenti per opere “ancora da selezionare mediante avviso pubblico”.
E’ la cosa più incredibile che possa accadere nella finanza pubblica “creativa” e di scopo politico, prevedere finanziamenti per progetti … a divenire.
Ovviamente su questi finanziamenti si concentreranno gli interessi della casta siciliana per dividersi la torta.
Ma oltre alla constatazione che il tutto si risolve nella solita classica elemosina statale senza alcuna progettualità generale e soprattutto senza interventi strutturali seri e programmati su importanti settori quali la viabilità tra capoluoghi di provincia, porti e ferrovie, va considerato che l’operazione voluta da Berlusconi possa essere la solita cortina di tornasole per ringraziare ricominciare la sorfa del ponte che secondo quanto dichiarato dall’attuale premier qualche tempo fa,,”farà diventare italiani i siciliani” … con grande ringraziamenti dei grandi gruppi industriali del nord che si spartiranno una ingente fetta di denari pubblici che potrebbero essere spesi meglio per le “vere” infrastrutture siciliane” e non per una inutile. Ma anche la mafia ringrazia. Dopotutto semmai questo ponte si costruirà, l’organizzazione avrà modo di ripianare le perdite di questi ultimi anni che le Forze dell’Ordine e la Magistratura gli hanno inferto.
Per ultimo non è da rilevare che nell’assenza generale della casta politica trapanese, forse troppo impegnata in lotte interne di potere sia alla provincia in quanto istituzione sia nel territorio, la provincia di Trapani è rimasta completamente ignorata e questo, va ad aggiungersi alla totale assenza di interventi strutturali nel progetto di implementazione di TERNA settore energia elettrica dell’alta tensione in Sicilia.
E’ la logica conseguenza di una provincia, quella trapanese, estrema punta occidentale, esclusa anche dalle briciole e dalle elemosine della finanza pubblica e da qualsiasi intervento strutturale, che conta quasi nulla politicamente.